Lo sport come motore d’integrazione e passione. All’oratorio salesiano Michele Rua di via Paisiello è andato in scena il “Mamba Cup”, una serie di sfide tre contro tre disputate nel quinto anniversario dalla morte del grande cestista statunitense Kobe Bryant, avvenuta il 26 gennaio 2020 nella Cabasas, una località a nord-ovest di Los Angeles, quando l'elicottero su cui viaggiava si è schiantato contro una collina.
La festa di Don Bosco
Il torneo rientra nella giornata in cui gli oratori salesiani ricordano e festeggiano Don Bosco. All’interno di una giornata all’insegna degli eventi (messa, pranzo condiviso, giochi a stand al mattino) c’è stato spazio, al pomeriggio, per un mega torneo di calcio, giochi di società e - in palestra - la “Mamba Cup”. Un quadrangolare (Lakers, Chicago, Cleveland, Milwaukee Bucks) con ragazzi giovanissimi a rappresentare il variegato mondo multiculturale di Barriera di Milano.
Ecco chi ha vinto
Per gli amanti della curiosità, nella finale tra Cleveland Cavaliers e Los Angeles Lakers, sono stati proprio questi ultimi a portarsi a casa la vittoria. E un premio salesiano, un buono da spendere al bar dell’oratorio per patatine e bevande. Non solo, la squadra vincente è composta da giovani adolescenti (13-18 anni) provenienti dai vicini campetti playground del quartiere Barriera di Milano ma esterni all’oratorio salesiano.
“Un modo per abbracciare le diverse culture - spiega Dario Licari, educatore del Michele Rua -. L’oratorio è da sempre un luogo di educazione e inclusione, dove lo sport diventa il collante tra mondi ed esperienze diverse tra di loro”.