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Economia e lavoro | 05 febbraio 2025, 15:42

Disoccupati o precari nonostante il corso di formazione della Regione: “Ecco l’elenco chiesto dall’assessore” [VIDEO]

Al presidio anche i lavoratori della Fogliatti con il coinvolgimento di 39 lavoratori della logistica, delocalizzata a Saluzzo: “Non è un cambio appalto, ma un licenziamento collettivo"

Disoccupati o precari nonostante il corso di formazione della Regione: “Ecco l’elenco chiesto dall’assessore” [VIDEO]

Aveva chiesto l'elenco di chi fossero i partecipanti ai corsi di formazione della Regione che non avessero trovato lavoro o che fossero rimasti precari. Una domanda, secondo i manifestanti che oggi si sono radunati in presidio davanti al Grattacielo della Regione, “provocatoria”, ma che hanno raccolto alla lettera portando ai ‘piani alti’ circa 200 deleghe che attesterebbero la tesi. Ad avanzarla era stata nel mese di ottobre l’assessore al Lavoro Elena Chiorino.

E questa mattina nella protesta alla base del palazzo di Piazza Piemonte si sono radunati in diversi esponenti che in qualche modo rappresentano il mondo del precariato.

Le richieste

Chiedono percorsi di inserimento reale nel lavoro, con sbocchi lavorativi concreti, a partire dalla convocazione delle aziende operanti per gli enti pubblici e in attività di pubblica utilità. Ma le richieste riguardano anche un sostegno al reddito adeguato al costo della vita per chi sta cercando lavoro. 


"Denunciamo la diffusione sempre più larga del lavoro povero e precario, mentre centinaia di lavoratori stabili vengono espulsi dalle loro aziende anche a Torino, approfittando della crisi - commentano i rappresentanti comitato Dobbiamo Vivere.


“Visto che questi soldi sono già stanziati per questi corsi di formazione  e visto che non ci risulta che funzionino - è il commento di Fabio del comitato - sarebbe auspicabile chiamassero almeno le aziende che lavorano per gli enti pubblici in modo da fare dei percorsi mirati per inserire le persone disoccupate. Non possiamo tollerare che tra due anni tutti i fondi destinati al programma GOL non sono serviti”.

“Siamo qui anche per denunciare la diffusione del lavoro povero e precario - continua - Non si può parlare di occupazione, senza considerare cosa vuol dire il lavoro in questo momento storico. In tanti lavorano, ma lavorano male, poco, in un modo che non è possibile vivere”.

La vertenza Fogliati "sale" in Regione

Al presidio hanno partecipato anche i lavoratori della Fogliati Sas. Qui a fine novembre durante un cambio appalto, con la chiusura del magazzino ortofrutta di Rivalta e lo spostamento della logistica a Saluzzo, 39 lavoratori sono stati coinvolti da una vertenza ancora in corso.  

“Ci hanno detto che sarebbe stato un cambio appalto - commenta Rashad Abd El Naby delegato SiCobas - ma non lo era. Era un licenziamento collettivo. Ha già preso altre persone, perché vuole risparmiare soldi. Noi avevamo il collettivo nazionale e ha voluto invece applicare quello dei multiservizi. Sono un professionista: chiedo di trovare un posto di lavoro. Abbiamo tutti famiglia e spese da affrontare."

Chiedono alla Regione di prendersi carico della loro situazione, anche attraverso l’impegno a trovare loro una ricollocazione lavorativa.

"È inaccettabile che chi ha lavorato per decenni, e anche durante la pandemia, come lavoratore essenziale per un'azienda del territorio, venga buttato fuori per lasciare spazio ulteriore ad assunzioni precarie e interinali", sostengono in una nota gli organizzatori della protesta.

Dopo il presidio sia i rappresentanti del mondo del precariato che i delegati della Fogliati sono saliti negli uffici dell’assessorato al Lavoro per un incontro.

Daniele Caponnetto

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