Viabilità e trasporti - 05 febbraio 2025, 09:00

Appena attivato, gli abitanti di Inverso Pinasca temono di perdere l’ampliamento del servizio bus

Tra sei mesi terminerà la sperimentazione dei nuovi orari della linea 500 che permette agli inversini di raggiungere servizi essenziali come farmacia e bancomat

Il carattere sperimentale dell’ampliamento degli orari della linea di bus 500 appena entrato in funzione – spaventa i residenti di Inverso Pinasca, che non hanno altra possibilità per muoversi dal paese con i mezzi pubblici.

“Il nostro è l’unico paese della valle che non è collegato con la linea 275 Perosa Argentina-Pinerolo- Torino, tuttavia è anche quello che più ne avrebbe bisogno perché qui non ci sono farmacie, non c’è un bancomat né ricevitorie e tabaccherie. Molti di noi, inoltre, hanno il medico di base a Perosa Argentina o Pomaretto perché quello del paese ha già raggiunto il numero massimo di pazienti. Mancano quindi i servizi essenziali in un luogo dove gli anziani sono numerosi e alcuni non possono più usare l’auto” spiega Rossano Antonio Laviano che, assieme ad altri concittadini, nel 2023, aveva realizzato una raccolta firme per estendere il servizio della linea 500.

In parte le richieste dei firmatari di allora sono state esaudite ma sul futuro pesa l’incognita del mantenimento del servizio, se questo si rivelasse poco utilizzato.

Così come riformulata la linea 500 ora è particolarmente comoda per raggiungere la farmacia di Dubbione e perché permette la coincidenza con la linea 275 con cui proseguire il viaggio verso Pinerolo o Torino: “Prima il capolinea era lo spiazzo dello stabilimento della Skf e bisognava risalire a piedi fino alla statale per raggiungere la fermata che consentisse la coincidenza”.

Ciò che spaventa i residenti di Inverso Pinasca, secondo Laviano è ora la possibilità di perdere il servizio tra sei mesi, finita la sperimentazione: “Capiamo che per i Comuni si tratta di un investimento importante, ma potrebbe essere sicuramente più economico se si evitasse di raggiungere le borgate di Grange e Piano Maurino che sono poco abitate e fanno lievitare il prezzo del servizio fino ad arrivare a 6.000 euro”.

Elisa Rollino