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Attualità | 04 febbraio 2025, 07:00

Ciclabili a Torino nord: per Villaretto un'attesa lunga 17 anni (per Bertolla sono 30)

Il progetto c’è, ma mancano i fondi. Spiraglio da parte di Iren per il collegamento San Mauro-ponte Amedeo

La pista ciclabile di Villaretto

La pista ciclabile di Villaretto

Il 2025 sarà l’anno buono per regalare due nuove piste ciclabili (complete) a Bertolla e Villaretto?. Se lo chiede la Circoscrizione 6 che da 17 anni spera di risolvere il problema delle sue periferie. Dal 1995, infatti, Bertolla aspetta la conclusione del collegamento ciclabile che - per un motivo o per un altro - non si è mai concretizzato. Il tracciato esistente non verrà prolungato tra le piccole vie del borgo (inadeguate a ospitare un intervento del genere) ma dovrebbe trovare casa su un terreno di Iren, venendo adeguatamente illuminato e segnalato.

Villaretto

Un intervento lo si chiede anche per il quartiere Villaretto dove da tempo si parla dell’avvento di una pista ciclopedonale che colleghi l’estrema periferia nord con strada Cuorgné. Per la ciclabile il progetto è pronto ma finché non si trovano i fondi la pista non verrà realizzata, in barba al fatto che effettivamente per raggiungere il quartiere la strada non presenta un marciapiede e una consona illuminazione. La priorità, infatti, va data alla sicurezza. "Sempre più persone percorrono strada del Villaretto a piedi, da strada del Francese a strada Cuorgné - spiega la consigliera di Fdi della 6, Roberta Braiato -, e da parte dei residenti c'è sempre più sfiducia. Per il Villaretto i fondi non si sono mai visti, intanto la sicurezza latita".

Barca e Bertolla

Per Barca e Bertolla c’è un importante spiraglio da parte di Iren che si era resa, in una prima fase, disponibile per effettuare il lavoro con i fondi dell’azienda. Così da congiungere i due tratti di ciclabile nel quartiere Bertolla oggi esistenti e che, va detto, ancora oggi creano confusione in chi li utilizza. Il problema è sempre il solito: il tracciato monco a cavallo tra il Comune di San Mauro e il ponte Amedeo VIII. Sì, perché all’altezza dei giardinetti di via Monte Tabor il percorso per gli amanti delle due ruote si interrompe bruscamente. Salvo poi riprendere poco più in là lungo una stradina sterrata, di proprietà privata e senza alcuna presenza di segnaletica orizzontale. Pertanto come soluzione tampone verranno messi dei cartelli per segnalare al meglio come riprendere la ciclabile senza perdersi e senza passare in mezzo alla strada.

Le due facce

Siamo chiaramente felici che per Barca e Bertolla qualcosa si stia muovendo - spiegano Giulia Zaccaro, coordinatrice all’Ambiente, ed Enrico Scagliotti, coordinatore all’Urbanistica della Circoscrizione 6 -, ed auspichiamo che Iren non faccia un dietrofront all’ultimo. Mentre invece per ciò che riguarda Villaretto siamo profondamente amareggiati e delusi, purtroppo è una situazione che si trascina stancamente da 17 anni”.

Philippe Versienti

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