Cronaca | 04 febbraio 2025, 17:15

Duecento persone nello Spazio Neruda occupato, Lo Russo: "Al lavoro per superare situazione"

Ad accendere i riflettori sulla ex scuola di corso Ciriè il conduttore Giletti

Duecento persone nello Spazio Neruda occupato

Duecento persone nello Spazio Neruda occupato

Occupato dal 2015, lo Spazio Neruda di corso Ciriè è gestito da militanti vicini ad Askatasuna. L'ex scuola ospita circa duecento tra persone e famiglie in difficoltà. Ad accendere i riflettori sulla struttura ieri sera il conduttore Massimo Giletti che, a "Lo Stato delle cose" su Rai Tre, ha intervistato il sindaco Stefano Lo Russo

Le minacce 

Al centro del servizio l'ex centro sociale di corso Regina Margherita, ma anche lo Spazio Neruda. Dove, come emerge dalle intercettazioni in tv, ci sarebbero violenze, spaccio e altre forme di illegalità, oltre all'occupazione in sé. Di richieste di affitto e di botte e minaccia a chi non pagava. 

"Capire come superare situazione" 

E sul punto all'indomani il sindaco Lo Russo commenta: "Nello Spazio Neruda sono presenti nuclei fragili: c'è un tema di persone che devono essere considerate come tali".

"Sono in corso dei lavori per capire come superare questa situazione complessa" ha concluso. 

L'ex Moi 

Non è la prima volta che la Città si trova ad affrontare una grande occupazione abusiva di uno stabile, dove sono presenti anche bambini, anziani e famiglie. È il caso dell'ex Moi, sgomberato il 30 luglio 2019: all'interno dell'ex complesso olimpico costruito per accogliere gli atleti di Torino 2006,  vivevano centinaia di migranti nordafricani

Un'operazione condotta grazie alla collaborazione del Comune, Regione, Governo all'epoca rappresentato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e Compagnia di San Paolo.

Cinzia Gatti

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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