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Eventi | 04 febbraio 2025, 14:33

EXPOSED 2025: il festival di fotografia di Torino riduce le sedi e le mostre, ma diventa a ingresso gratuito

Dal 16 aprile al 2 giugno. Sette le realtà coinvolte con 12 mostre. Quartier generale, l’Accademia di Belle Arti. Fil rouge dell’evento, Beneath the Surface, oltre la superficie delle immagini

donna in piedi che presenta

Exposed 2025: sette le realtà coinvolte con 12 mostre

EXPOSED, il Torino Foto Festival ci riprova per il secondo anno con un ingresso totalmente gratuito (a eccezione delle Gallerie d’Italia con biglietto a prezzo speciale di 5 euro, ndr) per invogliare in primis i giovani. 

La kermesse, che la prima dell’anno scorso era diffusa su 20 sedi con 20 mostre, nel 2025 propone una nuova ricetta che si svolgerà dal 16 aprile al 2 giugno con un calendario ridotto: 12 mostre, tra personali e collettive, 16 artisti provenienti da 12 paesi, 7 sedi espositive (Accademia Albertina di Belle Arti, Archivio di Stato, Camera – Centro Italiano per la fotografia, Gallerie d’Italia - Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, OGR Torino e Palazzo Carignano). Un evento da 700 mila euro, coperti dai vari partner e sponsor. 

Il cuore dell’evento 

Oltre alla gratuità, tramite qr code scaricabile online, altra grande novità sarà il quartier generale: l’Accademia Albertina di Belle Arti. Qui debutterà tra gli altri la prima produzione originale del festival, realizzata con la fotografa emergente Valeria Cherchi. All’Accademia si svolgeranno in contemporanea le mostre dei fototgrafi Silvia Rosi, Gregory Halpern, Georges Senga.  

Il tema 

“Beneath the Surface” è il fil rouge del Festival che coinvolgerà tutte le sedi. Un tema che invita a esplorare realtà e contenuti nascosti sotto la superficie delle immagini, non solo quelle catturate dagli obiettivi degli artisti, ma anche quelle generate, trasformate, ritoccate, attraverso tecnologie sempre più avanzate e interconnesse tra loro. Lo sguardo degli artisti ci restituisce nuove prospettive su temi attuali quali il cambiamento climatico, la prospettiva postcoloniale, i veloci mutamenti degli equilibri geopolitici.

“Il tema è stato molto dibattuto - spiega il curatore Menno Liauw -. Ci concentriamo sul perché di una foto, gli artisti indagano la forma della realtà. Vogliamo andare oltre che cosa plasma il mondo. Non solo sotto la superficie, ma oltre”. 

“Abbiamo cercato di creare una rete, il tutto perché il festival non è ancora strutturato all’interno delle altre kermesse nel calendario della città. Volevamo costruire prima di tutto un canto collettivo a cui ogni ente culturale della città può partecipare. Abbiamo ridotto le sedi per concentrare gli sforzi nell’ottica di ampliare la rete coinvolgendo spazi privati e alternativi. Sveleremo i contenuti del festival man mano” conferma la project manager Eva Brioschi

Sette sedi 

Oltre alla cabina di regia affidata all’Accademia, Exposed coinvolgerà sette sedi, tra queste le Gallerie d’Italia dove è già attesa la mostra Carrie Mae Weems. The Heart of the matter e la Gam dove si terrà la personale di River Claure, Once upon a time in the Jungle. 

Eventi collaterali 

Un mese e mezzo di festival organizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, sotto la guida dei direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale, a cui a corollario ci saranno conferenze, eventi e momenti di networking con altri festival come Photomatch

Per info: https://www.exposed.photography

Chiara Gallo

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