Scuola e formazione - 04 febbraio 2025, 13:06

Alla Cavallerizza un convegno dedicato a Cabiria, il kolossal più influente del primo cinema italiano

Cabiria di Giovanni Pastrone, il film più noto e influente del primo cinema italiano prodotto a Torino nel 1914, al centro di nuove indagini e prospettive

Giovedì 6 e Venerdì 7 febbraio, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino), si terrà il convegno di studi Cabiria Atlas. Percorsi transdisciplinari tra immagini e immaginario, intorno e oltre Cabiria, promosso dall’Università di Torino nell’ambito del progetto “Living Cabiria” sviluppato all’interno dello Spoke 2 - Creativity And Intangible Cultural Heritage del Partenariato esteso PE5 CHANGES - PNRR, che affronta il film di Pastrone come case study privilegiato per la valorizzazione del patrimonio culturale audiovisivo, attraverso un approccio transdisciplinare e l’utilizzo di tecnologie innovative.

Il convegno, curato da Giulia Carluccio e Silvio Alovisio, è organizzato grazie al contributo di UniVerso, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e con il patrocinio della Consulta Universitaria del Cinema e dell’AIRSC – Associazione italiana per le ricerche di storia del cinema. L’iniziativa mira a rilanciare lo studio degli immaginari attivati e attraversati da Cabiria (Giovanni Pastrone, Itala Film, 1914), l’opera più celebre e influente del primo cinema italiano. L’evento vedrà la partecipazione di oltre cinquanta studiose e studiosi internazionali provenienti da discipline diverse – tra cui, oltre al cinema, storia, archeologia, architettura, estetica, cultura visuale, etnoantropologia, ecc. – rendendo l'incontro un momento di particolare interesse per la comunità accademica e tutti gli appassionati. 

Un’indagine innovativa sull’immaginario di Cabiria

Cabiria costituisce uno dei più importanti film della storia del cinema e la sua lezione è stata determinante per lo sviluppo della settima arte a livello internazionale. Da decenni è oggetto di ricerche approfondite che ne hanno esaminato le molteplici componenti: dal gigantismo scenografico alla recitazione, dagli effetti speciali innovativi alla mobilità del punto di vista con l’invenzione del carrello, dall’uso coreografico delle folle al ruolo della parola dannunziana, fino alla sua ricezione critica e culturale. L’obiettivo del convegno è quello di esplorare nuove prospettive, concentrandosi sugli immaginari che hanno influenzato Cabiria e che il film stesso ha contribuito a generare. L’evento intende proporre un’analisi che si sviluppa in un’ottica aperta e trasversale, considerando Cabiria come un "atlante" di immagini in grado di evocare temporalità stratificate e interazioni culturali molteplici e di generare nuove visioni, ancora inesplorate. Il film di Pastrone sarà così analizzato come parte di un sistema dinamico di influenze, riconfigurazioni e rielaborazioni culturali, la cui vitalità continua a risuonare nel tempo presente. Un approccio che invita a superare i confini tradizionali della ricerca accademica, promuovendo un’indagine innovativa sull’eredità visiva e culturale del film.

 

Eventi collaterali

Il convegno prevede anche due proiezioni cinematografiche, entrambe a ingresso gratuito, presso il Cinema Massimo (via Verdi 18, Torino):

●  Occhi che videro (Daniele Segre, 1989, 50’), in programma giovedì 6 febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Tre, in collaborazione con il Progetto Prin "MOV.I.E. Musei del cinema e patrimonio audiovisivo".

●  Italia. Il fuoco, la cenere (Olivier Bohler e Céline Gailleurd, 2021, 90’), in programma venerdì 7 febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Due, con la presenza dei registi.

comunicato stampa