Non trova soluzione, per ora, la vertenza Te Connectivity che ormai da mesi mette a rischio circa 230 posti di lavoro a Collegno. Un numero in lenta diminuzione visto che alcune persone sono già fuoriuscite dall'azienda, ma si tratta pur sempre di una cifra importante.
Interesse verso lo stabilimento
Il Grattacielo della Regione è stato di nuovo la cornice del tavolo di crisi, con la partecipazione dell'azienda, delle parti sindacali e di Agenzia Piemonte Lavoro. Ne è emerso un crescente interesse verso lo stabilimento, testimoniato dalle visite preliminari e dalle offerte non vincolanti pervenute fino a questo momento.
Reindustrializzazione come strada
“La reindustrializzazione deve essere il cardine del piano sociale – ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte – perché è l’unica soluzione in grado di mettere al centro le persone, che rappresentano la vera eccellenza di TE Connectivity, e garantire così la piena continuità occupazionale. Accogliamo con ottimismo il fatto che l’advisor stia lavorando per individuare realtà che garantiscano un futuro solido e concreto per il sito produttivo”.
Avanti con le politiche attive
Parallelamente, la Regione Piemonte prosegue il proprio impegno con le politiche attive del lavoro, per supportare i lavoratori coinvolti e favorire soluzioni occupazionali efficaci e durature.
Il tavolo di crisi si aggiornerà il 7 aprile per fare il punto sugli sviluppi e le prossime fasi del processo di reindustrializzazione.