Call me Levi, la serie tedesca sulla vita dell’inventore dei blue jeans, girata in Piemonte, in Germania è stata un successo sulla televisione nazionale. Proiettata venerdì 4 gennaio in fascia serale con quattro episodi di seguito, ha visto crescere il suo pubblico fino a tarda sera, con il picco di 5 milioni di spettatori, per un totale di 23% di share.
Un successo per la produzione che ieri ha presentato due episodi al Cinema Classico. La serie tv è stata girata in Piemonte per 36 giorni nell'autunno 2023 in varie location tra Torino, Carignano, Ormea, il Canavese e Biella che per quattro settimane si sono “trasformate” nei luoghi di Strauss: dalla Baviera, passando per San Francisco fino a New York.
“All’inizio non sapevo dove andare - raccontano i produttori Jochen Gottlöber, Susanne Hildebrand, Alessandro Passadore e Cristina Romagnoli - abbiamo valutato la Croazia, ma non eravamo soddisfatti. Poi ci hanno portato in Piemonte e pian piano abbiamo scoperto i posti, ma dovevamo ancora capire come volevamo apparissero. Alla fine abbiamo scelto di non seguire la precisione storica, volevamo ricreare l’atmosfera. Torino Ormea, Carignano e Biella, sono stati incredibili per raccontare San Francisco e New York, è stato come formare un puzzle. Il posto che ci ha creato più difficoltà è stato quello che doveva essere ambientato su un lago, doveva essere un luogo segreto e misterioso. Alla fine abbiamo scelto il Lago di Pistone, a Montaldo Dora nel Canavese. È stato perfetto”.
Prodotta da Lieblingsfilm in co-produzione con ARD Degeto Film per ARD e MDR, in collaborazione con la società italiana Viola Film di Alessandro Passadore e Bravado Entertainment (Belgio), la serie ha inoltre potuto contare sul contributo del “Piemonte Film Tv Fund” e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
“Avevamo molta fiducia nelle professionalità piemontesi - spiegano dalla produzione -. Durante la riprese non sembrava di avere due team, ma di averne uno solo. Tedeschi e italiani insieme, non separati, come dovrebbe essere, quindi saremmo davvero molto felici di tornare a girare in Piemonte. Ormea è stata un’esperienza fantastica, ma anche qui Torino è stato bello girare, non abbiamo avuto nessuna lamentela, abbiamo avuto la sensazione di essere sempre benvenuti”.
“È stata un’esperienza bellissima essere a Torino - confermano le due attrici protagoniste, Amy Benkenstein e Lea van Acken -. A Ormea c’era un unico team, abbiamo fatto molta festa. È stato speciale. Abbiamo gustato i vini, il cibo e abbiamo fatto shopping al Balon. Non avevamo paura di sbagliare mentre lavoravamo”.
Una storia vera quella di Strauss ma spesso poco conosciuta: “Non è stato facile reperire le informazioni sui personaggi, specialmente quelli femminili, quindi interpretarli è stato impegnativo - spiegano entrambe -. In generale, è una storia importante da raccontare perché è un esempio di migrazione positiva, facciamo vedere che crea una bella storia. In Germania è importante ripetere questa narrazione. Non sapevo nemmeno che Levi fosse tedesco, ma di storie come la sua ce ne sono tante. Storie di persone che hanno realizzato i propri sogni all’estero, ma hanno subito tanta discriminazione. L’altro aspetto positivo, è che non ruota tutto solo attorno a un solo uomo bianco che ci salva tutti, ma anche alle persone di diversa estrazione, alle donne e alle famiglie che ispirano e che aiutano”.
Per l’uscita della serie in Italia si dovrà ancora attendere. “Forse per l’estate” fanno sapere dalla produzione.