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Attualità | 31 gennaio 2025, 19:53

L’alta ristorazione torinese colpita da un’epidemia? Anche lo chef stellato Mandura lascia il ristorante Unforgettable

Dopo aver avviato nel 2018 a un progetto visionario di ristorazione nel cuore di Torino, lo chef sembra sul punto di lanciarsi in una nuova avventura dai contorni ancora indefiniti

Lo chef stellato Mandura lascia il ristorante Unforgettable

Lo chef stellato Mandura lascia il ristorante Unforgettable

Il mondo della ristorazione torinese, in questi giorni, sembra essere attraversato da una sorta di curiosa epidemia: dopo l’annuncio dell’abbandono del ristorante Del Cambio da parte di Matteo Baronetto, sostituito dal suo sous chef Diego Giglio, e il già previsto arrivo di Ugo Alciati a gestire la cucina di Baratti&Milano, ecco una nuova notizia dal pianeta food: un altro chef stellato sarebbe sul punto di spiccare il volo abbandonando il suo ristorante. 

Il prender forma di una ristorazione visionaria 

Lo chef in questione è Christian Mandura che, dopo decisive esperienze al Noma di Copenaghen e al Del Cambio di Torino, cominciò a stupire con i suoi singolari piatti al Geranio di Chieri. Pochi anni ed eccolo protagonista “en solo” nel suo nuovo ristorante a due passi dal Duomo di Torino: Unforgettable. Un locale decisamente visionario che, con solo 10 posti collocati di fronte al bancone dove le diverse proposte venivano impiattate e servite secondo un preciso menu degustazione, trovò fautori appassionati e inevitabili perplessi.  

Unforgettable senza Mandura. Confermati i rumors  

La notizia della decisione di Mandura di scommettere su se stesso in un contesto diverso da Unforgettable, dopo una serie di indiscrezioni fatte trapelare dagli addetti del mestiere, è ormai confermata dallo stesso chef. Contrariamente però ad alcune voci malevole, che inizialmente evocavano la crisi di un locale forse troppo avveniristico per una città come Torino, Mandura smentisce: il suo progetto andrà avanti, ma con una sua identità ormai capace di evolversi anche facendo a meno della sua guida.   

E anche il futuro di Mandura resta avvolto nel mistero

Al pari di quello di Baronetto, anche il futuro di Mandura rimane al momento nel vago. Del resto gli chef stellati, ormai trasformati in semidei da una comunicazione troppo spesso così poco critica da diventare encomiastica, sembrano apprezzare sempre più l’aura di imperscrutabilità in cui si ritrovano proiettati.

Per quel che ci riguarda, senza nulla togliere ad Unforgettable, amiamo immaginarci Mandura in una nuova versione del Geranio di Chieri: quella dove – lì sì! – abbiamo mangiato piatti che, nella loro curata essenzialità, risultavano capaci di stupire davvero.

Piergiuseppe Bernardi

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