Treno, tram-treno o bus: il Pinerolese ora deve scegliere

È pronto da un anno, ma la tornata elettorale ha fatto slittare la presentazione. Due giorni fa, a Pinerolo, lo studio sulla mobilità da Torre Pellice a Pinerolo, realizzato da Meta di Monza, è stato ufficialmente consegnato dalla Città metropolitana ai sindaci.

“Prima di presentarlo al territorio, volevamo presentarlo all’assessore regionale. Vista l’imminenza delle elezioni, abbiamo aspettato che la nuova Giunta si insediasse e iniziasse ad operare” puntualizza Pasquale Mazza, consigliere metropolitano, con delega ai Trasporti. “Noi avevamo preso l’impegno di fare questo studio e ora toccherà al territorio assumere la decisione su quale strada percorrere – sottolinea Mazza –. Una posizione unitaria faciliterebbe l’interlocuzione con la Regione e noi saremo a fianco dei sindaci in questa nuova fase”.

Scorrendo lo studio, si vede come sono stati analizzati 4 scenari con alcune varianti: riattivazione della ferrovia, sistema tram-treno, trasformazione in busvia e potenziamento dell’attuale trasporto su gomma.

Le conclusioni attestano che un sistema tranviario sarebbe il migliore investimento, ma puro avrebbe dei costi molto elevati (145 milioni di euro), mentre un sistema tram-treno avrebbe un importo nettamente inferiore, perché prevederebbe il recupero della linea con degli accorgimenti tecnologici, e un rapporto costi/benefici simile alla busvia, ma un coefficiente di bontà dell’investimento maggiore (VANe). Mentre la riattivazione del treno ha comunque un tasso di bontà dell’investimento nettamente minore.

Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni politiche con il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e la consigliera Marina Bordese (Fdi), che si rendono disponibili ad affiancare i Comuni nella “definizione di un protocollo d’intenti condiviso da tutte le Amministrazioni”. Nel tentativo di definire una questione che di fatto è sospesa dal 2012, come il servizio ferroviario che è stato interrotto.