Arriva una soluzione, almeno parziale, per i 250 lavoratori del cosiddetto reparto mascherine di Mirafiori, quello dove durante il Covid erano stati fatti confluire alcuni addetti per realizzare appunto i dispositivi di protezione sanitaria. Giunti ormai al limite della scadenza degli ammortizzatori sociali, infatti, Stellantis è riuscita a prorogare di un altro anno i contratti di solidarietà che li riguardano. Il nuovo anno di ammortizzatori sociali sarà valido a partire dal prossimo 14 febbraio: è quanto previsto dall’accordo siglato oggi da azienda e sindacati per i lavoratori del reparto Preassembly & Logistic Unit di Mirafiori.
Una situazione, quella del reparto mascherine, che aveva creato non poche preoccupazioni: si tratta infatti di un gruppo di lavoro in cui molti addetti hanno capacità limitate e quindi faticano a stare in catena di montaggio.
“L’accordo è positivo – dichiara Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino –, ma è evidente che si tratta di una soluzione ‘tampone’, che ci dà la possibilità in questi 12 mesi di trovare una collocazione definitiva per questi lavoratori. Per noi la priorità è farli rientrare in fabbrica al più presto, non è accettabile la prospettiva di passare da un ammortizzatore sociale all’altro”.
"Abbiamo voluto nell'immediato tutelare 251 lavoratori che dal 15 febbraio avrebbero potuto trovarsi senza lavoro e senza ammortizzatori sociali - aggiunge Gianni Mannori, responsabile Mirafiori per Fiom Cgil -. È chiaro che la vera soluzione sia per loro che per gli altri circa 2800 lavoratori ancora in cassa integrazione saranno delle produzioni in grado di saturare tutti gli addetti e la sola 500 ibrida, seppur rappresenti una importante boccata d'ossigeno, non è ancora sufficiente. Per questo continueremo con forza a chiedere nuovi modelli come abbiamo fatto fino ad ora".
Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal di Torino, aggiunge: "E' un piccolo passo, sicuramente positivo, per continuare a garantire l'occupazione dei lavoratori dell'ex reparto mascherine di Mirafiori. Non è solo una misura di tutela, ma un’opportunità per rafforzare la professionalità dei dipendenti attraverso piani formativi strutturati e incontri di verifica trimestrali. Non basta, è fondamentale che il Ministero del Lavoro intervenga approvando il rinnovo per il prossimo anno”. “L’obiettivo che dobbiamo perseguire tutti sinergicamente è chiaro: stop ai palliativi, occorre difendere l’occupazione e accompagnare la transizione industriale con strumenti strutturali, senza lasciare indietro nessuno. Continueremo a lavorare affinché gli impegni presi siano rispettati e affinché si aprano prospettive di lungo termine per il sito produttivo di Mirafiori e per l’intero comparto automotive”.