Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno indetto uno sciopero per lunedì 3 febbraio 2025 contro la decisione di alcune aziende di disdire il contratto delle Telecomunicazioni e adottarne uno nuovo, firmato da organizzazioni poco rappresentative.
In concomitanza del presidio nazionale che si terrà a Roma al Ministero del Lavoro, a Torino si svolgerà un presidio regionale, dalle ore 10 alle 13 in piazza Castello, di fronte alla Prefettura. "Questo cambiamento impatta 6.000 dipendenti e numerosi collaboratori, condannati non solo alla precarietà contrattuale ma anche a paghe orarie da fame, per effetto di questo contratto che prevede 6,50 € all’ora. In Piemonte, sono coinvolti circa 600 lavoratori di diverse aziende", sottolineano i sindacati.
"OneOs, Call Center One, Colligo, Ingo, Network Contacts, Tecnocall che operano per committenti pubblici e privati quali Soris, Ireti, Unieuro, Agos, Metlife, Santander, Banca Sella, Unipol: questi devono essere richiamati alle loro responsabilità verso le lavoratrici e i lavoratori che da anni gestiscono e curano con serietà e professionalità i loro utenti e clienti.
Al di là degli sforzi che stanno facendo queste aziende per convincere tutti della bontà di questo “innovativo” CCNL basta leggerlo per capire su cosa si fonda: riduzione di permessi, flessibilità spinta, precarietà totale ed aumenti salariali che non tengono conto della vacanza contrattuale di 2 anni (2023 e 2024) e che prevedono per il prossimo triennio (2025-27) 60 euro circa.
In un quinquennio in cui l’inflazione, consuntivata già in parte, viaggia oltre il 15%, la proposta di aumento del salario è del 3%, con la prima tranche di ben 7 euro!!!
Dopo gli anni delle stabilizzazioni contrattuali conquistate con le mobilitazioni di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, la conquista della clausola sociale, le tabelle ministeriali sul costo del lavoro, il fondo bilaterale di settore, questa scelta determina un passo indietro di venti anni per le lavoratrici ed i lavoratori del comparto. La crisi del settore dei contact center in outsourcing non può essere risolta riducendo i diritti o comprimendo i salari.
Soluzioni di questo tipo portano solo a garantire ulteriori risparmi ai committenti privati, la maggior parte dei quali beneficia di lauti extraprofitti, e committenti pubblici che con le note gare al massimo ribasso peggiorano la qualità dei servizi erogati alla cittadinanza", concludono i sindacati.
Prosegue anche lo stato di agitazione delle lavoratrici e lavoratori del Gruppo Unipol, conseguente alla chiusura negoziale da parte aziendale sul contratto integrativo aziendale di gruppo e sul mancato rinnovo dell’accordo sullo smart working. Chiusure dell’azienda che hanno determinato ulteriori 48 ore di sciopero, 8 (intera giornata) nazionali il giorno 3 febbraio e le altre 40 a livello decentrato o aziendale.
Gli scioperi - come sottolineano i sindacati - riconfermano la volontà delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del gruppo Unipol a cui vengono applicati contratti del settore terziario (TDS e studi professionali) di avere un contratto integrativo che, mancando ancora, segna una grande distanza dal comparto degli assicurativi. Resta esclusiva responsabilità aziendale mantenere questa differenza, ogni giorno che passa sempre più inaccettabile. Le iniziative sindacali sono state oggetto di discussione dell’assemblea nazionale e le lavoratrici e i lavoratori hanno votato a maggioranza assoluta il piano delle iniziative di sciopero.
“Di fronte a questa situazione inaccettabile, che ha visto i dipendenti di Unipol Service Torino scioperare già 16 ore tra dicembre e gennaio – precisa Mario Adinolfi della Filcams Cgil di Torino - le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Unipol, del comparto terziario, proseguiranno la lotta e lo stato di agitazione con un ulteriore importante pacchetto di ore di sciopero articolate sia a livello sia nazionale che territoriale. Unipol non può continuare ad ignorare il malessere e il dissenso diffuso per una scelta aziendale incomprensibile”. A Torino lavoratori in sciopero per l'intera giornata del 3 febbraio, per ritrovarsi poi in presidio dalle 9 alle 11 davanti alla sede Unipol di corso Galileo Galilei 12. E una seconda giornata di sciopero è stata programmata per mercoledì 5.