La musica diventerà la nuova padrona dell’ex bocciofila di None. Ma la sua casa, sarà aperta anche ai giovani, che al suo interno hanno già un Centro.
Il Comune di None punta a trasformare in polifunzionale l’edificio di via Molino 7 con fondi europei Fesr, gestiti dalla Regione.
Il progetto è stato candidato in un contenitore di interventi per la coesione sociale, con Orbassano capofila, e None confida di incassare 700 mila euro.
“Diventerà un luogo polifunzionale, con un’attenzione particolare alla musica perché il bando prevedeva che si desse un’identificazione più forte alla struttura, un carattere preciso” dettaglia Domenico Demuro, assessore ai Lavori pubblici. La Regione dovrebbe dare la conferma del contributo a febbraio e “il percorso si concluderà nel 2026 o 2027”.
Lo studio di fattibilità tecnico-economica, predisposto dal raggruppamento temporaneo di Archisbang srl e Ark.i.post Engineering srl ammonta a un milione e 95 mila euro, di cui più di 721 mila dovranno arrivare dai fondi Fesr, mentre il resto lo coprirà il Comune.
Cosa prevede il progetto? L’adattamento degli spazi per attività specifiche della Banda Filarmonica di None e dell’associazione Musica Insieme. Ma continuerà le sue attività anche il Centro Giovani e ci sarà spazio per dopo scuola e iniziative culturali e sociali delle associazioni nonesi. Ma non solo: potrà anche essere messo a disposizione per eventuali richieste private.
“È previsto che ci sia una zona interna con delle sale più pensate per la scuola di musica – dettaglia Demuro –. Inoltre è previsto un salone interno, di circa 100 metri quadrati, che potrà essere utilizzato sia come sala conferenze sia per fare concerti al chiuso, e che potrà ospitare anche attività del Centro giovani”. Per far convivere le due realtà si pensa a diversificare gli orari, con una regia da parte delle associazioni che prenderanno in mano la gestione, partecipando al bando che verrà emanato.
La struttura avrà sfogo anche sull’esterno: “C’è una parte coperta, che si può chiudere al bisogno tramite dei tendaggi già previsti nell’appalto, in modo da ospitare concerti, ad esempio per la banda che richiede spazi più ampi”. Si delinea quindi uno spazio versatile: “D’inverno completamente chiuso con posti limitati. D’estate, aperto, dà luogo a un ambiente più ampio” sottolinea Demuro.
La pianificazione degli spazi dell’ex bocciofila ha coinvolto un gruppo di lavoro della maggioranza: “C’è stata una sorta di progettazione partecipata per capire le esigenze di chi la utilizzerà. A un certo punto, abbiamo anche dovuto stravolgere il piano, perché ci siamo resi conto che non rispondeva a tutte le necessità. E in questo abbiamo coinvolto direttamente anche Musica Insieme e la Banda. Abbiamo cercato di immaginarci nel concreto come potrebbe svolgersi una settimana in questa struttura. È venuto fuori, ad esempio, di aggiungere un deposito dove mettere il ping-pong del Centro giovani, quando ci saranno i concerti”, conclude l’assessore.
Il gruppo di lavoro ha poi condiviso il tutto con i progettisti, che hanno redatto lo studio di fattibilità tecnico economica e con la minoranza, che ha espresso la sua approvazione nei confronti dell’iniziativa, sostenendo che l'intervento porterà un beneficio da un punto di vista ricreativo e comunitario al paese di None: “Abbiamo proposto delle modifiche focalizzate sulla sicurezza durante l’utilizzo e sulla futura manutenibilità che ci auguriamo vengano accolte nella successiva fase di progettazione. Abbiamo fatto presente, qualora se ne presentasse l'opportunità, di individuare un nuovo spazio dove poter immaginare di ripresentare in modo più gestibile e semplice degli spazi per il gioco delle bocce”, è il commento del gruppo di Solidarietà e Progresso. E Demuro apre a una loro considerazione nella fase successiva della progettazione.