Le distanze erano notevoli già da tempo, da quando è diventata ufficiale la scelta di Cambiano come sede del futuro ospedale unico, bocciando quella di Vadò che aveva avuto il via libera nel passato. Ora la Conferenza dei Sindaci dell’Asl To5 ha dato parere negativo al bilancio preventivo 2025, che chiude a -55 milioni, raddoppiando quasi il disavanzo rispetto all'anno precedente.
Tre voti contrari e un astenuto
Tre i voti contrari (Moncalieri, Nichelino e Chieri) e un’astensione (Carignano). Inizio in salita per i vertici dell’Azienda sanitaria della zona sud di Torino, appena messi al comando dal Presidente della Regione Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
L'affondo sul bilancio è molto negativo da parte del sindaco di Moncalieri Paolo Montagna, che ha spiegato il suo voto contrario “non ritenendo le previsioni attendibili, congrue e coerenti”. Il suo collega di Nichelino Giampiero Tolardo ha posto l'accento invece sul rischio di vedere “servizi rallentati o bloccati. Pur riconoscendo lo sforzo dell’attuale dirigenza è giunto il momento di puntare i piedi”, con una critica “alla scelta della Regione di stimolare l’accesso ai privati”.
Osella difende i conti dell'Asl
Il direttore dell'Asl To5 Bruno Osella ha difeso invece i conti dell'azienda. “Il Presidente Cirio ha assicurato che anche per il 2025 i bilanci saranno in equilibrio. A livello regionale mancano 600-650 milioni, questo significa che il disavanzo è fittizio, tra i 40 e 50 milioni verranno dati all’Asl To5. Non abbiamo contezza del disavanzo 2025 perché non conosciamo il finanziamento definitivo, ma non ci sono problemi di interruzioni di servizi” assicura.
Montagna è molto duro anche sulla questione del futuro ospedale unico: “A fare la differenza per Cambiano era l’essere un’area non agricola che non sarebbe costata nulla. Oggi assistiamo ad una marcia indietro su tutti i livelli”.
Montagna: "La gente va a curarsi altrove"
Il primo cittadino di Moncalieri contesta anche la mancanza di previsioni su cosa fare delle attuali strutture e conclude attaccando: "Quando il nuovo ospedale sarà pronto non ci sarà nessuno che ne avrà bisogno visto che già oggi otto cittadini su 10 vanno altrove a farsi curare".
Il parere sul bilancio da parte dei sindaci non è vincolante, visto che l'Asl approva in autonomia i conti, ma mette in evidenza un contrasto di fondo e una difficoltà di relazione che non possono che gettare ombre sul futuro, compreso quello dell'ospedale unico, difficilmente pronto entro il 2030 (come da progetto iniziale).
I numeri del futuro ospedale unico
Intanto sono stati resi noti numeri e caratteristiche dell'ospedale unico di Cambiano. La nuova struttura avrà 543 posti letti, 32 dei quali in terapia intensiva, la superficie sanitaria totale sarà di 80.000 mq, con 1300 posti auto. Il blocco operatorio sarà composto da 7 sale, più due per l'emergenza e una ibrida. Per quanto riguarda le nuove nascite, saranno 5 le sale travaglio e due le sale operatorie, con 63 tra ambulatori di base e specialistici.