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Attualità | 29 gennaio 2025, 11:44

Gli Extinction Rebellion replicano a Vignale: "Denunciati per aver attaccato manifesti con acqua e farina"

L'Assessore al Patrimonio ha annunciato un'azione legale contro gli attivisti, accusati di "deturpamento" del grattacielo. "Se la Regione preferisce sprecare risorse pubbliche in cause legali piuttosto che affrontare la crisi climatica, lasciamo che sia un giudice a decidere"

Extinction Rebellion: "Denunciati per aver attaccato manifesti con acqua e farina"

Extinction Rebellion: "Denunciati per aver attaccato manifesti con acqua e farina"

Ieri mattina, durante una protesta pacifica di Extinction Rebellion al grattacielo della Regione Piemonte, un gruppo di persone ha affisso sopra la tettoia di ingresso una grande scritta simbolica che recitava “La Regione osserva, il Piemonte affonda”, dopo aver appeso uno striscione con scritto “Regione Piemonte: un altro anno di fallimenti”.  

La protesta, durata poco più di un’ora, si è conclusa senza alcun danno né alla tettoia né al vetro del grattacielo. Le tre persone sono salite con una scala e hanno applicato la scritta utilizzando una miscela di acqua e farina, facilmente rimovibile, per denunciare l’assenza di politiche concrete contro la crisi climatica. Tuttavia, in serata, l’Assessore Regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale ha annunciato un’azione legale contro Extinction Rebellion, accusando il movimento di “deturpamento del grattacielo” e dichiarando che la Regione chiederà un risarcimento per i danni subiti. “Farebbe ridere, se non fosse vero: denunciati per deturpamento di un bene pubblico per aver attaccato manifesti con acqua e farina su un vetro" commenta Extinction Rebellion. “Questa denuncia è l’ennesima mossa politica basata su accuse surreali e diffamatorie. Se la Regione vuole sperperare ulteriormente soldi pubblici in questo modo, sia un giudice a decidere se il grattacielo è stato realmente deturpato e non un assessore con un post sui social network.” 
    La protesta era stata realizzata simbolicamente il giorno dell’anniversario della dichiarazione di emergenza climatica, approvata nel 2020 dal Consiglio Regionale del Piemonte, a cui non hanno fatto seguito politiche concrete. Al contrario, Extinction Rebellion denuncia il ruolo del governo regionale e nazionale nell’aver politicamente ostacolato gli accordi climatici internazionali e promosso investimenti in opere incompatibili con gli obiettivi climatici dichiarati. “Se si andrà a processo, saremo felici di portare nelle aule di tribunale ogni testimonianza di ciò che è successo ieri mattina, dalla violenza fisica delle guardie giurate fino alle inadempienze politiche di chi ha governato questo paese e questa regione in questi anni” aggiunge Extinciton Rebellion. “Chiedono anche un risarcimento per le spese della pulizia del vetro, sostenendo che sia stato procurato un danno ai piemontesi. Ma chi risarcirà i cittadini per i miliardi di soldi pubblici spesi in progetti e opere dannose per il territorio?”  

Mentre la comunità scientifica avverte che il superamento di 1,5°C di aumento della temperatura globale è ormai realtà e l’Italia affronta danni crescenti causati da eventi climatici estremi, le istituzioni sembrano impegnate a colpire i movimenti climatici e sociali che chiedono un cambio di rotta.

comunicato stampa

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