Viabilità e trasporti - 29 gennaio 2025, 11:17

Monopattini, contro la malasosta a Torino 1.250 parcheggi: "Bene, ma servono archetti per mezzi privati"

La Consulta della Mobilità chiede poi di mettere aree di sosta, attualmente assenti dalla 3, in tutto il capoluogo

Promossi a metà dalla Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico le nuove aree di sosta per i monopattini in sharing previste a Torino. Lunedì l'assessore Chiara Foglietta, rispondendo ad un'interpellanza presentata dalla capogruppo di FI Federica Scanderebech, ha annunciato che entro fine febbraio nel capoluogo piemontese verranno realizzate 180 zone di parcheggio ufficiali: qui saranno disponibili 1.253 posteggi per i mezzi free floating.

Nuovo Codice della Strada

Complice il nuovo Codice della Strada – che impone regole più stringenti per chi si mette alla guida di un monopattino come obbligo di casca, targa, divieto di parcheggiare sul marciapiede e circolare in certe zone della città – all'ombra della Mole arrivano nuovi stalli sparsi per le otto Circoscrizioni. Una novità accolta con favore dalla Consulta, che commenta: "servono parcheggi ordinati, evitando che questi mezzi di trasporto creino intralcio per anziani, diversamente abili o famiglie".

Malasosta

Uno dei problemi principali è infatti che i monopattini in sharing, almeno sino ad oggi, siano abbandonati su marciapiedi, strisce pedonali o parcheggiati male. Oltre il 62% delle multe fatte nel 2024 dalla Polizia Municipale di Torino a bici e monopattini - in sharing o di privati - è per malasosta. 

La richiesta della Consulta della Mobilità Ciclistica è però che i nuovi posteggi per i mezzi in sharing siano diffusi in tutta Torino. "Se, invece, - chiariscono - questi stalli saranno radi o del tutto assenti in alcune aree, l’unico risultato sarà penalizzare gli utenti di queste zone, scoraggiandone l’uso e obbligandoli a tornare all’auto privata". 

No stalli nella Circoscrizione 3

Desta preoccupazione ad esempio l'assenza di parcheggi in tutta la Circoscrizione 3, "una delle più densamente popolate dell’intera città con oltre 130.000 residenti, gli stessi di una città come Ferrara o Salerno".

"Senza parcheggi capillari -aggiunge la Consulta - e una visione complessiva a livello urbano, questa importante iniziativa rischia di tradursi in un boomerang: meno monopattini, più traffico di auto, più inquinamento e più auto in malasosta".

Auto in malasosta

Nel 2023 sono state oltre 503mila le multe a vetture parcheggiate irregolarmente su marciapiedi, strade scolastiche,  striscia pedonale, fermate dei mezzi pubblici e rampe per disabili.

 "Torino sembra una grande autorimessa a cielo aperto, spesso gratuita" commenta ironicamente la Consulta, che chiede di prevedere anche archetti per la sosta di bici e monopattini privati per ogni lato di isolato. "La posizione ideale sarebbe sui “nasi” allargati prima degli incroci, eliminando l’ostacolo visivo rappresentato dall’auto in sosta prima dell’attraversamento".