Un pezzo di Mirafiori diventa tutto Stellantis. Succede a partire dal 1 febbraio, quando sarà sciolta la joint venture con la multinazionale belga Punch Powertrain e il settore dei nuovi cambi ibridi Edct passerà al 100% nelle mani del gruppo erede di Psa e Fca.
Attualmente quel reparto, inaugurato lo scorso aprile nello storico stabilimento torinese (la cornice del "famoso" selfie tra Tavaares, Cirio e Lo Russo), conta circa 830 persone di cui 780 in prestito da altri enti in cassa integrazione, con una produzione di 300mila cambi. In previsione, la quota dovrebbe alzarsi per arrivare a 500mila.
La joint venture era nata nel 2018 e la decisione riguarda direttamente non solo la fabbrica torinese, ma anche lo stabilimento di Metz, in Francia. I cambi fatti a Torino contengono una tecnologia di ibridazione all’avanguardia che integra un motore elettrico da 21 kW in una trasmissione a doppia frizione. Il motore fornisce propulsione elettrica quando occorre minor coppia motrice, come in città o a velocità costante, permettendo al motore a combustione interna di rimanere spento per il 50% del tempo nel ciclo urbano. Di conseguenza la trasmissione eDCT, caratterizzata strutturalmente da un considerevole contenimento del peso e dei costi di produzione, si distingue anche per i suoi effetti positivi sul risparmio di carburante e sulle emissioni di sostanze nocive.
La decisione di Stellantis di gestire direttamente il processo di sviluppo e produzione del cambio eDCT è in linea col piano strategico di ampliamento e rinnovamento dell’offerta della gamma MHEV e PHEV.
'Stellantis ci ha informati oggi di aver acquisito l’interezza della joint venture che produce i cambi per motori ibridi, denominati EDCT. Questo significa che lo stabilimento di Mirafiori e quello francese di Metz entrano a tutti gli effetti a far parte del perimetro del gruppo. Inoltre è il segno concreto che la motorizzazione ibrida diventa centrale nella strategia Stellantis''. Lo sottolineano in una nota i sindacati di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Eglm, Aqcfr.
''Per quanto riguarda il personale, questo non dovrà più essere distaccato presso la joint venture, ma potrà essere semplicemente assegnato allo stabilimento di produzione del cambio. Attualmente a Mirafiori nello stabilimento del cambio EDCT lavorano oltre ottocento persone, ma è in corso una salita produttiva da 300.000 a 500.000 pezzi annui, con possibilità di arrivare a 600.000''.
"È una notizia che stavamo aspettando perché ci era stata preannunciata all'inizio dello scorso anno, ma visto il periodo di incertezze queste conferme non possono che far piacere, soprattutto se ciò significherà la stabilizzazione dei lavoratori attualmente in prestito da altre aree in cassa integrazione e magari l'assunzione di nuovo personale se le promesse sui volumi della nuova 500 ibrida saranno confermate. Allora sì che potremo parlare finalmente di buone notizie", commenta Gianni Mannori, responsabile Mirafiori per Fiom Cgil.
"Sarà fondamentale una gestione corretta ed efficiente di quello che diventerà un componente importante del Gruppo sull'area di Mirafiori - aggiunge Rocco Cutrì, segretario generale di Fim Cisl Torino e Canavese -. Questo è un primo tassello che dovrà comporre il mosaico dell'area torinese nell'evoluzione del piano industriale Stellantis sul quale attendiamo ulteriori dettagli a partire dal rilancio di Maserati".
E Sara Rinaudo, segretaria territoriale di Fismic Confsal aggiunge: "La decisione di Stellantis di acquisire il pieno controllo della joint venture per la produzione di trasmissioni elettrificate eDCT rappresenta un segnale di fiducia per il polo produttivo di Mirafiori e per l'intero territorio torinese. Accogliamo con favore questa scelta di Stellantis, che rafforza il ruolo strategico di Mirafiori nella transizione verso l'elettrificazione e l'ibridazione del settore automotive. C'è ancora molto da fare per il settore automotive, ma ogni passo conta”.