Cronaca - 29 gennaio 2025, 16:38

Tutti per Adam: un locale di Torino raccoglie fondi per il suo cuoco, cui Boko Haram ha bruciato la casa in Sudan

L'uomo, 47 anni, è in Italia come rifugiato politico e da sette lavora presso Klec (via Sant'Ottavio). Lo staff ha lanciato l'iniziativa online tramite la piattaforma GoFundMe

Adam lavora come cuoco presso il locale di Klec, zona Università

Una raccolta fondi per aiutare Adam, cui i miliziani di Boko Haram, in un Sudan martoriato dalla guerra civile, hanno bruciato la casa di famiglia. E' questa l'iniziativa lanciata dallo staff di Klec, il locale che si trova in via Sant'Ottavio 37 - zona Università - e dove Adam, 47 anni, ha iniziato a lavorare sette anni fa, arrivato in Italia da rifugiato politico.

Da lavapiatti a cuoco

Gli inizi sono stati da lavapiatti grazie ad un progetto sostenuto dalla Regione Piemonte, poi Adam si è messo alla prova e, pian piano, è diventato cuoco. Una sfida non da poco, visto che il locale propone cucina della zona di Praga e dunque poco affine alle sue tradizioni. Ma questo non l'ha fermato ed è anche entrato nel cuore della squadra che lavora con lui, così come della clientela.

"Ora vivono nelle tende"

Se lui però sta a Torino, tutto il resto della famiglia è rimasto in Sudan: la madre, le sorelle, i fratelli e alcuni nipoti. E' a loro che è corso il pensiero quando ha saputo che i miliziani jihadisti erano entrati nella sua città di Al Uayyid, mettendola a ferro e fuoco. "Hanno perso tutto, anche i documenti e i ricordi di famiglia. Ora si trovano a vivere nelle tende - spiega Riccardo Perugini, titolare del locale -: e se fino a ieri Adam ha sempre cercato di mandare aiuti con il proprio stipendio, in questo caso la situazione è decisamente più grave. Ecco perché abbiamo pensato di lanciare una raccolta fondi online".

La piattaforma utilizzata è quella di GoFundMe: "L'iniziativa sta andando bene - spiega Riccardo - abbiamo quasi raggiunto il primo obiettivo, di 2000 euro, ma proviamo a puntare più in alto. Abbiamo avuto supporto soprattutto tra contatti personali e clienti abituali, ma adesso cerchiamo di allargare la cerchia". 

Difficoltà del passato

"Abbiamo passato momenti belli e momenti difficili, le chiusure dovute alla pandemia e la crisi che ne è seguita - spiega ancora Riccardo -. Il suo italiano continua ad essere un po' particolare... Ma abbiamo un nostro linguaggio e non manchiamo di capirci. Oggi Adam è un cuoco a tutti gli effetti e lavora con un contratto a tempo indeterminato. A tutti chiediamo un aiuto: chiediamo di non restare indifferenti".