Ormai Torino è la seconda casa di Paolo Rossi, noto regista, esperto e fotografo di lupi: dopo il grande successo dei suoi documentari al CinemAmbiente e al Torino Film Festival, le sue spettacolari foto tornano protagoniste al Tavolo Animali & Ambiente” (piazza Statuto, 15) venerdì 7 febbraio alle ore 21. In questa occasione verrà presentata la seconda edizione del libro fotografico “Incivili” (15 anni di fotografie ai lupi). Per info e prenotazioni contattare il numero tel. 011 530 846.
"Paolo è un fotografo rubato all’agricoltura ma quest’ultima, credo, non ne risentirà. Noi siamo contenti che abbia deciso di girare per le Valli meno mainstream, già segnate dall’abbandono, e cercare per noi. Come lui stesso dice “cercare per ore, a volte per giorni” per regalarci ritratti immediati quanto veri dell’animale che più di ogni altro sta al centro di polemiche, notizie e (forse) interessi che nulla han fatto se non rendere tutto più incomprensibile e parziale. E così ecco che con INCIVILI siamo lì, un po’ discosti, molto imbarazzati, ad incrociare gli sguardi, i giochi, le lunghe corse di quei lupi che, senza pudore, vivono tra quelle montagne che non riconoscono più l’uomo come sovrano. L’Appennino Ligure, le Valli Cuneesi, l’Appennino Abruzzese ci appaiono splendidi e tristi come non mai e le orecchie ritte del cucciolo sorpreso nel suo gioco ci arrivano da un tempo che non è più il nostro" Davide Torri - altitudini.it
Il fotografo-documentarista Paolo Rossi, insieme al suo collega Nicola Rebora, è noto al grande pubblico anche per aver letteralmente “scoperto” il gatto selvatico europeo, in una zona – L’Appennino delle Quattro Province – dove non si raccoglievano “prove” della presenza della specie da oltre un secolo. Il primo video casuale del felino è stato girato nel 2018 in Val Trebbia e questo li ha spinti ad un’accurata ricerca che li ha portati ad ottenere video del gatto selvatico anche in Piemonte (Val Borbera, 2020: le prime immagini in assoluto della specie in questa regione) ed Emilia (Val Boreca, 2023) per un totale di un centinaio di filmati (e una decina di foto) ottenuti in cinque anni di lavoro e che hanno dato vita ad articoli (La Repubblica – Green and blue) e servizi sui mass media (RaiUno – Il Provinciale), a libri fotografici e a documentari coi quali hanno partecipato ai più importanti Festival a tema ambiente in Italia (Sondrio Festival e Cineambiente per citarne solo due).
A questo link si può vedere il documentario in cui ci sono le prime e rarissime immagini del gatto selvatico in libertà: www.youtube.com/watch?v=up1bEx_Da_4