A poche settimane dal blocco della Leonardo spa a Brescia, torna in azione a Torino: un gruppo di attivisti del gruppo Extinction Rebellion si è arrampicato questa mattina sopra la tettoia di ingresso del Grattacielo della Regione e ha incollato una maxi scritta che recita “La Regione osserva, il Piemonte affonda”, dopo aver appeso uno striscione con scritto “Regione Piemonte: un altro anno di fallimenti”.
Le ragioni della protesta
Il riferimento, come scrivono gli ambientalisti, questa volta è alla dichiarazione di emergenza climatica approvata nel 2020 dal Consiglio Regionale del Piemonte, a cui però non hanno fatto seguito politiche concrete.
“Nonostante avessero approvato una dichiarazione d’emergenza puramente ideologica, a distanza di 5 anni, nessuno degli impegni assunti in quella dichiarazione è stato oggi portato a termine” racconta Sacha di Extinction Rebellion. Gli attivisti che oggi hanno organizzato il blitz al grattacielo della Regione elencano quello che, per loro, è stato un percorso non virtuoso sulle politiche ambientali regionali.
"Il 28 gennaio 2020 - sostengono - il Consiglio Regionale approvò la dichiarazione di emergenza climatica regionale, a prima firma di Maurizio Marrone (Fratelli d'Italia), impegnando la Regione Piemonte e il governo italiano a realizzare piani ambiziosi tra cui: 'una mobilità privata e pubblica meno inquinante, il rinnovamento industriale ispirato a nuove tecnologie, l’economia circolare, l’ammodernamento edilizio eco-sostenibile, il riciclo dei rifiuti, l’agricoltura a km0, il rifiuto delle colture OGM, il sostegno a politiche attive di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico'. "
"Allo stesso tempo - prosegue la nota di Extintion Rebellion - il documento sottolineava la necessità di accelerare i lavori per la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione (TAV), un’opera fortemente controversa e giudicata incompatibile con gli obiettivi climatici nazionali da molteplici esperti. Già cinque anni fa, l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati non sembrava convinto nemmeno della necessità di un’azione immediata. Subito dopo l'approvazione, infatti, dichiarò a mezzo stampa che 'il Piemonte è una Regione virtuosa' e che 'non esiste uno stato di pericolosità immediata'."
“In questi cinque anni, la Regione e il governo italiano hanno concentrato i loro sforzi su azioni di adattamento e interventi d’emergenza, ostacolando politicamente gli accordi climatici internazionali e promuovendo investimenti in opere impattanti per l’ambiente e i territori" afferma Antonio, una delle persone sulla tettoia. "Con cinque anni di ritardo, la Regione istituisce adesso un nuovo ente per monitorare la situazione climatica sul territorio, dopo che alluvioni e siccità hanno causato milioni di danni in tutto il paese". Il riferimento è all’ultima iniziativa della Regione Piemonte annunciata a fine dicembre 2024: l’istituzione dell'Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici, un ente la cui organizzazione e composizione non sono ancora state comunicate e che sarà dotato di un finanziamento di 850 milioni. Secondo l'ultimo report di Legambiente, infatti, nel 2024 l'Italia ha registrato un totale di 351 eventi climatici estremi, più di uno al giorno, e una delle aree più critiche è stata proprio il Piemonte, con 22 eventi climatici estremi nell'ultimo anno.
La Regione pronta a denunciare
Questa mattina il gruppo ambientalista Extinction Rebellion ha deturpato la facciata del Palazzo della Regione apponendo cartelli recanti una scritta di protesta. Le operazioni di pulizia e rimozione sono state completate nel corso della giornata, ripristinando la facciata del grattacielo.
"Denunceremo gli autori del gesto sulla base della legge n° 6 del 22 gennaio 2024 che ha inasprito le pene in materia di imbrattamento e deturpamento di beni pubblici. Una legge emanata a seguito di proteste simili a quella che ha avuto come bersaglio il Palazzo della Regione. Abbiamo sostenuto dei costi per l’intervento di pulizia, pagati con i soldi dei cittadini piemontesi, per questo chiederemo un risarcimento per il danno causato non solo alla Regione ma a tutti i piemontesi": così ha dichiarato l’Assessore Regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale a seguito dell’accaduto.
AVS si schiera con gli ambientalisti
"Su ambiente e trasporti, nonostante le dichiarazioni d’intenti, non c’è nessun investimento da parte della Regione. Condividiamo quindi la preoccupazione di Extinction Rebellion, che in un’azione pacifica questa mattina al Grattacielo ha sottolineato che l’ipocrisia della Giunta regionale, che nonostante i proclami non sta facendo nulla per contrastare la crisi climatica e non investe sulla transizione", hanno dichiarato le consigliere regionali di AVS Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro.