Economia e lavoro | 27 gennaio 2025, 18:11

Iblu di Borgaro, i sindacati temono per il futuro di circa 60 lavoratori somministrati: "Da febbraio passano a una coop"

Filctem e Nidil: "Ci era stato detto che erano solo voci: chiediamo chiarezza per le persone coinvolte"

plastica rifiuti

I sindacati chiedono chiarezza per circa 60 lavoratori somministrati di Borgaro Torinese

"Ci hanno detto circa dieci giorni fa che erano solo voci, invece dal primo febbraio 60 lavoratori somministrati saranno passati a una cooperativa". E' questo lo scenario che preoccupa i sindacati di Filctem e Nidil Torino, alla luce della situazione che si sta verificando presso lo stabilimento di Borgaro Torinese della Iblu, azienda specializzata in  "soluzioni per la selezione e il riciclo degli imballaggi in plastica post-consumo", partecipata all'80% da Iren.

La stessa azienda ha stabilimenti anche a Vercelli e fuori Piemonte: San Giorgio di Nogaro (Udine), Costa di Rovigo, Cadelbosco di sopra (Reggio Emilia) e Scarlino (Grosseto). "A Borgaro - spiega Danilo Bonucci, segretario di Nidil Cgil -, sono circa 68 le persone in somministrazione che si occupano di suddividere i rifiuti prima che vengano destinati alla corretta differenziazione. Sono invece 28 i dipendenti diretti. Ma dal mese di febbraio ci è stato comunicato che il servizio sarà affidato a una cooperativa. Abbiamo avuto un incontro il 13 gennaio in cui ci era stato detto che erano solo voci e che non c'erano certezze. E invece adesso scopriamo che dalla prossima settimana la situazione è già definita".

In attesa di ulteriori chiarimenti (che dovranno in qualche modo interessare anche le quattro agenzie di lavoro interinale che somministrano gli operatori), Filctem e Nidil hanno indetto uno sciopero per la giornata del 29 gennaio, con relative assemblee con i lavoratori. "Al di là del destino lavorativo - conclude Bonucci - c'è anche un problema di diritti acquisiti che gli addetti hanno lavorato in tutto questo tempo e sui quali non abbiamo garanzie".

Massimiliano Sciullo

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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