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Sanità | 27 gennaio 2025, 14:38

Liste d'attesa, Anaao Assomed Piemonte attacca: "Basta chiedere sacrfici ai medici"

La segretaria regionale Chiara Rivetti: "Gli ospedalieri sono pochi e stanchi, ma continuano a garantire i servizi alla popolazione, regalando straordinario non pagato alla propria azienda, accumulando ferie e stress"

Liste d'attesa, Anaao Assomed Piemonte attacca: "Basta chiedere sacrfici ai medici"

Liste d'attesa, Anaao Assomed Piemonte attacca: "Basta chiedere sacrfici ai medici"

"L’Assessore arriva in ritardo: i sacrifici che pensa di chiedere ai medici per abbattere le liste d’attesa, in realtà i medici li stanno facendo da tempo. Troppo. Come anche il lavoro di week-end, compreso Natale, Pasqua, Capodanno e Ferragosto: i medici stanno lavorando nei festivi dal giorno dell’assunzione, alcuni anche 3 week end ogni mese": così Chiara Rivetti
Segretaria Anaao Assomed Piemonte, in risposta all'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi.

"Gli ospedalieri sono pochi e stanchi, ma continuano a garantire i servizi alla popolazione, regalando straordinario non pagato alla propria azienda, accumulando ferie e stress. Ora, premesso che continuiamo a criticare la logica con cui si affronta il problema liste d’attesa, perché non è certamente aumentando l’offerta di prestazioni che si abbatte l’attesa, ma solo controllando l’appropriatezza della domanda e l’organizzazione del sistema, il dubbio è: ci sono i soldi per finanziare queste prestazioni aggiuntive richieste su base volontaria oltre l’orario lavorativo?", si domanda la Rivetti.

"Attualmente le Asl hanno un limite di spesa sulle prestazioni aggiuntive, fissato alla spesa del 2021, anno ancora flagellato dal Covid, in cui i turni pagati extra sono stati nettamente inferiori rispetto ai periodi successivi, e pagati meno. Con quale strumento si pensa di finanziare le prestazioni aggiuntive e con quali soldi? E ancora, queste prestazioni usufruiranno della tassazione agevolata o no?".

"Questi nodi vanno affrontati subito e prima di qualsiasi altra iniziativa. Infine, chiediamo che la richiesta di questi “sacrifici” sia realmente su base volontaria, perché le esperienze del recente passato ci suggeriscono che in alcuni casi il lavoro extra, da volontario si trasforma in un obiettivo, praticamente obbligatorio", conclude Rivetti.

comunicato stampa

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