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Politica | 27 gennaio 2025, 13:00

Giorno Memoria, allarme comunità ebraica Torino: "Aumento esponenziale antisemitismo"

Il rabbino Finzi: "Genocidio? I numeri dimostrano il contrario: nel 1948 i palestinesi erano 700mila, ora sono 12milioni"

Il rabbino Rinzi: "Serve esame di coscienza"

Il rabbino Rinzi: "Serve esame di coscienza"

“Nell’ultimo anno l’antisemitismo è cresciuto in maniera esponenziale: si registrano il 400% di casi in più, 90 ogni mese contro i 20 del 2023, dopo l’esplosione della guerra in Medio Oriente. Il conflitto che si è sviluppato dopo il 7 ottobre ha portato all’aumento nel mondo di episodi: la base è che le vittime di allora siano divenuti i carnefici di oggi”. E’ questo l’allarme lanciato in Sala Rossa, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, dal presidente della Comunità Ebraica Dario Disegni.

"Sbigottiti fenomeni di banalizzazione della Shoah"

Una preoccupazione dettata in particolare dal web. “Siamo sbigottiti – ha aggiunto - dai fenomeni di distorsione e banalizzazione della Shoah. Antisemitismo di gruppi e singoli con matrici diverse, ma tutte preoccupanti. Persone in cerca di facili capri espiatori, su cui scaricare la responsabilità delle difficoltà che stiamo vivendo ogni giorno”.

"Rischio reale distruzione Israele ed ebrei"

Una preoccupazione condivida dal Rabbino Ariel Finzi:L’ondata antisemitismo a cui assistiamo ci costringe ad un esame di coscienza. La distruzione dello Stato Israele e quindi degli ebrei è un rischio reale, prima che altri si ritrovino a piangere nuovi pogrom”.

Quest’anno – ha aggiunto – è essenziale riflettere sulle parole “Mai più”. Israele viene accusato di uccidere bambini palestinesi: chi li usa come scudi umani non ha alcuna responsabilità morale? Israele è accusato di Genocidio, ma i numeri dimostrano il contrario: nel 1948 i palestinesi erano 700mila, ora sono 12milioni”.

Finzi ha poi rivolto un pensiero “ai prigionieri nella mani di Hamas: ci auguriamo tornino presto alle loro case, nonostante l’assordante silenzio di come Croce Rossa e associazioni femministe che avrebbero dovuto aiutarle”.

Parole che non hanno mancato di suscitare polemiche, a partire dalla replica della capogruppo di Sinistra Ecologista Sara Diena: "E' inopportuno utilizzare la commemorazione della Giornata della Memoria per lanciare messaggi controversi su quanto accade in Palestina". "La memoria - aggiunge - non è un'arma e la Shoah ci lascia una lezione chiara: ciò che è accaduto e può accadere di nuovo. Ciascuno di noi ha la responsabilità di evitarlo".

Regione e Comune

A prendere la parola in Sala Rossa anche la Regione ed il Comune. “Avere la memoria – ha commentato Alberto Preioni, sottosegretario in Regione - è essenziale per avere radici. Nella storia dell’umanità non c’è nulla di paragonabile. L’Olocausto, nelle modalità e volontà, ha voluto cancellare un intero popolo: ha industrializzato la morte nei campi di sterminio”.

Per il consigliere regionale Domenico Ravetti il messaggio che arriva dalle nuove generazioni è importante: “Come istituzioni ci chiedono di aiutare a costruire una società presente, capace di respingere ogni forma in cui la libertà finisce ai margini”.

Un pensiero condiviso dalla vicesindaca Michela Favaro: “Il Giorno della Memoria è anche impegno attivo contro ogni forma di antisemitismo ed intolleranza: ci sono episodi che continuano a minacciare la nostra società”. “Occorre ritrovare le ragioni più profonde che hanno portato alla creazione di questa giornata. Bisogna sviluppare una forte educazione verso le nuove generazioni: solo così si creano anticorpi verso episodi di antisemitismo”.

Cinzia Gatti

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