Alle OGR di Torino tutto è pronto per ospitare, nelle giornate di domani e dopodomani, Grandi Langhe, un format tutto dedicato al vino Piemontese giunto ormai alla sua quarta edizione torinese, dopo due anni di precedente sperimentazione nel cuore stesso delle Langhe. Ad organizzare l’evento i consorzi di tutela del Barolo e del Barbaresco insieme a quello del Roero, con la collaborazione di Piemonte Land of Wine. E ad attendere visitatori e appassionati sarà la più prestigiosa vetrina dei vini piemontesi.
Una panoramica su un territorio connotato dalla viticoltura
Con oltre 500 produttori e 3000 etichette pronte per la degustazione, Grandi Langhe si riconferma così un appuntamento centrale, ancor più che per il grande pubblico, soprattutto per gli operatori del settore. Negli spazi delle OGR, infatti, il primo e i secondi potranno disporre in anteprima di una panoramica esclusiva delle nuove annate delle DOCG e DOC piemontesi. Facendosi cosi un’idea di prima mano di dove sta andando il settore della viticoltura e dell’enologia piemontese.
La novità: cento cantine del Nord del Piemonte
Quest’anno ai quasi 400 produttori provenienti da Langhe e Roero si affiancheranno anche circa 100 cantine del Nord Piemonte. Un ampliamento che consente di accogliere anche denominazioni come il Gattinara, il Ghemme e le Colline Novaresi, aggiungendo così ulteriore valore all’evento con vini capaci, con la loro storia e il loro carattere di raccontare la complessità del costituirsi del Piemonte nella sua interezza come terra di grandi vini.
La dimensione sempre più corale e internazionale di Grandi Langhe
L’evento, grazie a una rete di attività di incoming mirate e al crescente interesse per il Piemonte vitivinicolo, è pensato per attrarre un pubblico sempre più internazionale. Ogni cantina, dalle colline delle Langhe al Nord Piemonte, contribuirà dunque ad un racconto corale del vino non solo come espressione della biodiversità e dell’identità locale, ma anche come veicolo strategico per la promozione turistica di una terra che vale davvero la pena di essere conosciuta e vissuta.