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Attualità | 26 gennaio 2025, 07:00

Le strade romane: un tuffo nel passato che parla ancora al presente

Via delle Gallie Valle d'Aosta

Via delle Gallie Valle d'Aosta

Tutte le strade portano a Roma: così recita un vecchio proverbio, racchiudendo perfettamente al suo interno l’ingegno e la grandezza di un Impero. I Romani crearono una solida rete stradale senza eguali, volta a collegare la capitale ai luoghi più remoti dell’Impero, unendo Paesi e culture diverse. Le strade dell’epoca erano costruite con tecniche all'avanguardia, che permettevano di controllare gran parte del territorio all’ora conosciuto.

Simbolo di potere e di una civiltà mobile, le strade romane hanno tracciato percorsi ancora oggi fondamentali per la viabilità moderna.

Da Genova ad Aquileia: viaggio sulla Via Postumia e la Via Julia Augusta

Partendo dalla Liguria, una delle vie più importanti era la Via Postumia. Costruita nel 148 a.C., collegava Genova ad Aquilea, attraversando il Piemonte e il Veneto. La Postumia rivestiva un'importanza strategica, favorendo i commerci e i contatti tra Roma e le zone settentrionali.

Il tratto della Postumia che univa Piacenza a Tortona divenne successivamente parte della Via Julia Augusta, fortemente voluta dall’imperatore Augusto nel 13 a.C. per completare il collegamento stradale tra Roma e la costa meridionale della Gallia. Questa strada, passando per le città di Albenga e Ventimiglia, proseguiva lungo la Costa Azzurra da Mentone e Nizza. Negli anni successivi fu ampliata fino a raggiungere Arles, così da poter avere un passaggio diretto tra l'Italia e la Gallia Narbonense. Era una via strategica, perfetta per scambi commerciali e militari, ma anche per consolidare il dominio romano lungo tutto il Mediterraneo.

Il Piemonte romano sulla via Fulvia e la via Gallica

Anche il Piemonte presentava una fitta rete di strade. Prima fra tutte la Via Fulvia, costruita tra il 125 e il 123 a.C. per volere del console Marco Fulvio Flacco, che collegava Tortona alla città di Torino, passando per Asti e attraversando i territori chiave del Piemonte meridionale. Lungo il tracciato di questa via sono stati ritrovati negli anni numerosti resti archeologici, come domus, necropoli, ceramiche e mosaici, segno di una fervente vita urbana che si era sviluppata lungo queste vie di comunicazione.

Di fondamentale importanza era anche la Via Gallica, che da Vercelli attraversava la Pianura Padana verso Chivasso e Settimo Torinese, per raggiungere infine il centro di Torino. Anche in questo caso, questa via ebbe un ruolo cruciale nello sviluppo urbano e culturale della regione, facilitando non solo commerci e viaggi, ma anche una rapida diffusione di idee e culture.

La Via Mediolanum-Verbannus tra laghi e terre alpine

Spostandoci verso i laghi del nord Italia, possiamo trovare la Via Mediolanum-Verbannus che collegava Milano a Varese, estendendosi poi verso la Val d’Ossola: qua la strada proseguiva verso nord-ovest, attraversando il Lago di Maggiore e Lago di Monate, continuando a toccare i laghi delle le province moderne di Varese, Novara e Verbania.

Le acque tranquille di questi laghi permettevano un trasporto agevole su chiatte e barconi, favorendo il commercio e la mobilità.

Con questo capolavoro viario, i Romani riuscirono a integrare tutte le risorse naturali a loro disposizione, sfruttandole nel migliore dei modi per collegare le popolazioni del nord Italia con il resto dell’Impero Romano e le regioni alpine.

La Via delle Gallie verso la Valle d’Aosta

Vi era poi una via che attraverso una serie di località strategiche collegava la Lombardia alla Valle d’Aosta, per concludersi a Lione: si tratta della Via delle Gallie. Questa strada, con partenza da Milano, attraversava le città di Novara e Ivrea, per salire poi verso Pont-Saint-Martin e Bard, dove inizia il suggestivo tratto che conduce alla Val d'Aosta. Risalendo la valle, la strada arrivava fino ad Aosta, per poi proseguire verso il colle del Piccolo San Bernardo, così da collegare l’Italia al resto d’Europa oltralpe.

Questo percorso, oltre a favorire i commerci, era il vettore principale che permetteva alla cultura romana di entrare in contatto con quella gallica, favorendo lo sviluppo delle civiltà che ne venivano attraversate.

La nostra rete di comunicazione: dalle antiche strade romane al presente

Oggi, il nostro gruppo editoriale — da Torino ad Asti, da Novara a Ivrea, fino alla Val d'Ossola, Varese, Aosta, Genova, Savona e la Costa Azzurra — è presente in tutte quelle città che un tempo hanno visto il passaggio di eserciti, commerci e idee, restando tutt’oggi centri vitali di crescita e sviluppo.

Con la nostra presenza capillare, siamo parte di una rete che, come le antiche strade romane, collega passato e presente, favorendo lo scambio di informazioni, cultura e innovazione in un'area ricca di tradizioni e dinamismo.

Valeria Toscano

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