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Cronaca | 24 gennaio 2025, 10:25

Gtt e Comune nel mirino dei Fridays: "Torino non fa abbastanza per l'ambiente"

Smog, trasporti pubblici inefficienti e crisi industriale: i temi contestati dagli ambientalisti

Gtt e Comune nel mirino dei Fridays: "Torino non fa abbastanza per l'ambiente"

Hanno aperto i totem nel centro, sostituendo le pubblicità delle grandi catene con i propri messaggi sulla crisi climatica e ambientale. I Fridays For Future questa volta ha scelto di criticare le politiche ambientali del Comune di Torino.

"Torino non cambia mai"

Gli attivisti hanno infatti trasformato il claim degli interventi finanziati con i fondi del Pnrr in “Torino non cambia mai. Il piano si è inchiodato”. Il tutto, spiegano, "per denunciare la carenza di progetti e fondi per la transizione ecologica, che deve partire dalle città, da cui proviene il 70% delle emissioni di CO2 del pianeta" .

Trasporti pubblici inefficienti

Smog, trasporti pubblici inefficienti e crisi industriale: a questi temi hanno deciso di dedicare i propri messaggi lasciati in giro per le strade e le piazze. Su un cartellone si legge “Il futuro è nei mezzi pubblici, se mai passeranno”. Un attacco, come spiegano i Fridays "alle carenze di GTT di cui l'amministrazione è responsabile, contrapposte con l’imperativo di investire nel trasporto pubblico come alternativa all’automobile, per ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra".

"Vedi Torino e ti manca il respiro" 

Su un altro poster invece gli ambientalisti hanno scritto “Vedi Torino e ti manca il respiro: 54 giorni di superamento del limite giornaliero di PM10 nel 2024”, per sottolineare il problema dello smog. Il capoluogo ha tragico record di 900 morti l'anno per emissioni: l'area metropolitana è coinvolta in una procedura di infrazione da parte dell’UE.

Crisi industriale a Mirafiori 

Un altro tema prioritario per Torino, secondo il movimento per la giustizia climatica, è quello della crisi industriale di cui Mirafiori è l’esempio lampante. "Dopo diciotto anni di cassa integrazione, - chiariscono - migliaia di licenziamenti e una produzione di veicoli che oggi è di un decimo rispetto al 2008, il tessuto produttivo della città è stato colpito in modo pesante sembra senza prospettive, con l'ultima chiusura dello stabilimento durata oltre un mese e la progressiva delocalizzazione della produzione di auto elettriche".

"Lo Russo non fa abbastanza"

La richiesta è di investire in un piano di riconversione ecologica industriale dal basso. I Fridays puntano quindi il dito contro l'amministrazione Lo Russo: "Non si sta facendo abbastanza. Dopo 3 anni e mezzo i risultati non si vedono ancora, né rispetto alla pianificazione e tutela del territorio, né rispetto al taglio delle emissioni".

 

Cinzia Gatti

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