Per decenni hanno accompagnato la vita quotidiana dei torinesi, scandendo con precisione i momenti della giornata. Con l’avvento del digitale e dei dispositivi mobili hanno perso progressivamente centralità, e la scarsa manutenzione li ha resi silenziosi testimoni del tempo che scorre. Ora, nella città che un tempo indicava l’ora esatta a tutta Italia grazie al segnale emesso dall’Istituto Galileo Ferraris, le lancette degli orologi pubblici torneranno a muoversi.
60 orologi storici
Nell'ambito del progetto EfficienTo - il piano di efficientamento energetico degli edifici comunali sviluppato dalla Città di Torino con Iren Smart Solutions - è stato infatti avviato un intervento dedicato al controllo, alla riattivazione e alla futura manutenzione dei circa 60 orologi storici pubblici presenti in città, dislocati in diverse vie e piazze sia in centro che in periferia.
Questo pomeriggio, sulla facciata dell’ex dazio in corso Moncalieri 80 sede di un distaccamento dei Vigili del Fuoco, è stato riposizionato e riattivato il primo orologio che è stato oggetto di un attento intervento di restauro e manutenzione. Nei prossimi mesi saranno messi in funzione progressivamente tutti gli orologi, e questi elementi inconfondibili dell’arredo urbano torinese torneranno a segnare l’ora esatta dopo anni di inattività.
“In un’epoca dominata dal digitale, ci piace l’idea che i torinesi possano tornare a guardare all’insù per consultare l’ora, ritrovando quei punti di riferimento che da decenni caratterizzano facciate, incroci e scorci della nostra città" commenta l'assessore alla Cura della Città Francesco Tresso.
"Segnale Rai partiva da Torino"
"Con questa iniziativa vogliamo anche rendere omaggio alla storia di una città che è stata all'avanguardia anche in questo campo. Dal 1979, infatti, il segnale di ora esatta trasmesso dalla Rai partiva proprio da Torino, accompagnando per oltre trent’anni la quotidianità di milioni di italiani” conclude l'esponente della Giunta.
La mappa
Da Torino nord a sud, il tempo si è congelato nei riquadri di questi orologi sparsi per tutta la città. Da via Garibaldi angolo via della Consolata, via della Rocca angolo via Giolitti e in zona Gran madre, tra via Romani e via Monferrato. Fermi anche quelli di via Madama angolo corso Vittorio e via Dante. Chi va al mercato di Santa Rita non può più leggere l’ora su quello di via Tripoli angolo corso Sebastopoli.