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Attualità | 23 gennaio 2025, 12:17

Quando il benessere si regala (anche) a colpi di coda: dieci anni per Aslan, che porta la pet therapy dove c'è bisogno

Il 28 gennaio l'associazione di Alpignano taglia un traguardo importante: 18mila i bambini coinvolti in tutto questo tempo (e 146 cani)

Animale che fa pet therapy in ospedale con un malato

Dieci anni di attività per l'associazione di Pet Therapy Aslan

Dieci anni trascorsi a portare benessere e serenità a colpi di coda, ma anche di nasi umidicci e così via. Si avvicina un traguardo importante per Aslan, l'associazione di pet therapy di Alpignano che il 28 gennaio compirà il suo primo decennio di attività. Un risultato raggiunto in bellezza, visto che nel 2024 è stata l’unica realtà in Italia ad aver attuato un progetto per i reparti ospedalieri di terapia intensiva. Una realtà tutta al femminile con professioniste provenienti da Torino, Asti e Cuneo.

Ma più in generale, è stato un decennio ricco di esperienze e di emozioni: "I nostri progetti sono finalizzati a migliorare la salute e il benessere delle persone con il coinvolgimento di animali domestici che, a loro volta, trovano pieno appagamento da questo legame”, spiega la presidente, Antonia Tarantini.

Aslan, la cui sede operativa è in via Marconi ad Alpignano, lavora secondo le direttive sancite dalle Linee Guida Nazionali in IAA, volute dal Ministero della Salute e approvate in Conferenza Stato-Regioni e può contare su un’équipe multidisciplinare composta, a seconda del tipo di intervento, da figure sanitarie, pedagogiche e tecniche con diversi compiti e responsabilità.

In dieci anni di attività, sono stati 18mila i bambini che hanno partecipato all’attività di Pet therapy e all’interno della scuola specializzata in Interventi assistiti con animali, sono stati formati 350 professionisti e 146 cani. Tra i molti progetti sviluppati in asili, scuole, residenze per anziani, ospedali e hospice anche quello innovativo realizzato presso l‘ospedale di Rivoli, nel reparto di terapia intensiva. Il progetto - curato insieme all’AslTo3 e al primario Michele Grio e tutt’ora in corso - è stato battezzato “Ri-Animali” e realizzato con due Golden Retriever, Noah e Cecilia, per i pazienti e i loro familiari, ma anche per il personale del reparto. “Ri-Animali” è il primo progetto nel suo genere in Piemonte, l’unico e primo in Italia nel 2024.

Grazie alla mediazione del cane - spiega la presidente - si lavora sulle capacità di adattamento dei pazienti sempre in totale sicurezza. Ri-Animali è un progetto innovativo che ha ottenuto risultati al di sopra di ogni aspettativa e che ancora una volta conferma le capacità straordinarie degli animali, la loro sensibilità e la loro empatia”.

 “L’associazione - prosegue - nasce da un grande dolore: la morte del mio cucciolo Aslan, con il quale avevo iniziato il percorso degli interventi assistiti con animali. In ricordo della sua breve e intensa vita, in questo decennio sono nati progetti meravigliosi a sostegno delle persone più fragili, che nei cani trovano un compagno affettuoso, leale, comprensivo. Gli animali sanno aprire porte interiori che a noi professionisti sono precluse: per questo sono esseri speciali. Con l’associazione ASLAN la realtà ha superato il sogno che avevo nel cuore. Mi auguro che possa crescere ancora grazie ad un team di professionisti - referenti di intervento, coadiutori e cani - che mettono sempre al primo posto il benessere del prossimo e degli animali”.

E nel decimo compleanno di Aslan - conclude con voce emozionata la presidente Tarantini - un pensiero speciale lo voglio dedicare al mio cane Noah, compagno attento di tanti progetti in oltre nove anni di lavoro. L’anno scorso ha chiuso la sua carriera andando in pensione, con un riconoscimento speciale, aggiudicandosi insieme ad altri tre cani dell’associazione il Premio Internazionale Fedeltà del Cane di Camogli”.

In questo tipo di lavoro - spiega Barbara Colitti, vicepresidente dell'associazione Aslan - il benessere dei nostri amici a quattro zampe ha una priorità assoluta ed attraverso l’esperienza della pet therapy il cane riesce a raggiungere l’autorealizzazione. Poter lavorare insieme al suo umano, il proprio compagno di vita, fa sì che il cane raggiunga veramente la realizzazione dei propri bisogni e sia felice. Mettere a disposizione delle persone fragili o con difficoltà le nostre competenze è una grande soddisfazione e ogni volta si rinnova una magia ricca di emozioni, che solo il cane sa creare”.

Massimiliano Sciullo

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