Eventi - 23 gennaio 2025, 09:33

"Liberazioni", tutte le iniziative in Piemonte per il Giorno della Memoria

Il 27 gennaio al Polo del '900 l'inaugurazione della mostra "Tornare; Mangiare; Raccontare"

Il calendario civile da sempre rappresenta per il Polo del ‘900 e per i suoi Enti partner un momento importante per affermare il proprio ruolo di presidio civile; in questa ottica si inserisce Liberazioni, il programma di eventi ed iniziative coordinato dalla Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, sviluppato in occasione dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione: dal Giorno della Memoria, passando per il 25 Aprile e ampliando lo sguardo a scala europea, il progetto ripercorre le diverse tappe del calendario civile con le liberazioni dei campi di concentramento, le strade della Resistenza partigiana e costruzione dell’Italia democratica.
Sono molte le iniziative in programma in occasione del Giorno della Memoria, sviluppate dal Polo del ‘900, insieme agli Enti partner della Fondazione, la Città di Torino e con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte.
Dichiarano Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale del Piemonte, e Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione: "Su una lapide del cimitero monumentale di Torino sono incisi i nomi dei 495 ebrei che non fecero ritorno, inghiottiti dal buco nero della Shoah, la più imponente macchina di morte mai costruita. Il 27 gennaio è il Giorno in cui abbiamo il dovere di fare Memoria. Fare Memoria di quei luoghi di crimini efferati e di torbide aberrazioni che furono i campi di sterminio, dove vennero reclusi migliaia di italiani (ebrei, internati militari, partigiani ed antifascisti di diverso credo politico). Fare Memoria dei tredici milioni di esseri umani che vennero uccisi tra l’estate del 1939 e il maggio del 1945. Fare Memoria dell’infamia delle leggi razziali del 1938, che resero l’Italia complice dello sterminio. Fare Memoria, perché i testimoni diretti della Shoah e della Resistenza ci stanno lasciando e non possiamo permettere che prevalga l’oblio, dimenticando, o peggio cancellando, il passato. Un impegno che come Comitato Resistenza e Costituzione portiamo avanti anche quest’anno, sostenendo il ricco calendario di iniziative organizzate dal Polo del ‘900 e dai vari Enti, che siamo certi riusciranno a interessare anche le generazioni più giovani".


LE PRINCIPALI ATTIVITÀ IN PROGRAMMA
Il 23 gennaio saranno posate a Torino altre 6 Pietre di Inciampo dedicate a deportati politici e razziali. Stolpersteine (Pietre d’Inciampo) è un monumento diffuso e partecipato dell’artista tedesco Gunter Demnig. Per ricordare le singole vittime del nazionalsocialismo, l’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti
all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Le Pietre di Inciampo restituiscono la storia personale e ridanno nome a chi ne fu privato per via dell’applicazione dell’ideologia nazifascista.
Il 25 gennaio, al Salone Concerti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, "La Musica dei Giusti: altri ritratti musicali": “Chi salva una vita salva il mondo intero” così recita un verso del Talmud. Parole che sono il simbolo delle azioni di donne e uomini non ebrei che, durante la Seconda guerra mondiale, salvando la vita anche a un solo ebreo, sono stati riconosciuti Righteous Among the Nations (Giusti tra le nazioni) dallo Yad Vashem di Gerusalemme. Il Concerto del 25 gennaio 2025 ricorderà nuovamente Raoul Wallenberg, già celebrato nel Concerto del 2018, e altri personaggi; in particolare, verranno realizzati ritratti musicali di due diplomatici che hanno agito nella Lituania dei terribili anni successivi all’invasione tedesca: Chiune Sugihara e Jan Zwartendijk.
Il 27 gennaio, al Polo del ‘900, si terrà l’inaugurazione di "Tornare; Mangiare; Raccontare. 1945: Primo Levi e la liberazione di Auschwitz", suggestiva installazione multimediale visitabile fi no al 15 febbraio, che guida il visitatore a incrociare lo sguardo dei liberatori e dei liberati, a incontrare sul proprio cammino chi non ha fatto ritorno, a misurarsi con l’urgenza di testimoniare dei superstiti. Elementi testuali e visuali, insieme agli oggetti esposti - la casacca di un prigioniero, dono di Primo Levi all’ANED; il dattiloscritto autografo di Storia di dieci giorni, poi diventato l’ultimo capitolo di Se questo è un uomo - offrono un simbolico percorso di rifl essione per “Non dimenticare”.
Sempre il 27 gennaio, Rai Radio 3 realizza - in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi e con il Polo del ‘900 - una lettura di "Storia di dieci giorni", ultimo capitolo di "Se questo è un uomo: Fuori dello spazio e del tempo. Primo Levi, Storia di dieci giorni: Auschwitz 18-27 gennaio 1945". Sono le pagine in cui Primo Levi fa la cronaca dei suoi “dieci giorni fuori del mondo e del tempo”, tra la fuga dei nazisti e l’arrivo dell’Armata Rossa ai cancelli del Lager. Le letture sono affi date a Gabriele Vacis, con la scenofonia di Roberto Tarasco, e il commento di Fabio Levi, Domenico Scarpa e Roberta Mori. La serata, aperta al pubblico, sarà trasmessa in diretta radiofonica per il programma Radio 3 Suite.
Infine, il 27 gennaio, al Polo del ‘900 un ricordo di Furio Colombo, promotore e primo fi rmatario della legge con la quale il Parlamento italiano nel 2000 fissò la data del Giorno della Memoria nel nostro calendario civile. Cinque anni dopo l’Assemblea delle Nazioni Unite ne fece una ricorrenza internazionale. Durante l’evento verrà proiettata l’intervista a Furio Colombo, curata da Alberto Saibene ed Enrico Morteo nell’ambito di un progetto realizzato dall’Archivio Nazionale Cinema Impresa nel 2009, che ha raccolto le testimonianze di 20 collaboratori di Adriano Olivetti. Prima della proiezione, rivedremo insieme sette minuti dell’intervista con la quale il Polo del ‘900 aprì il concerto del Giorno della Memoria nel 2023. Con Paolo Borgna, Valentino Castellani, Franco Debenedetti, Fabio Levi. L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Il 29 gennaio, "Del coraggio silenzioso": in anteprima a Torino, reading teatrale di e con Marco Baliani, padre del teatro di narrazione, con musiche dal vivo eseguite da Roberto Izzo. Sulle note di un violino, prende forma il rifi uto di Rosa Parks a cedere il posto a un bianco sul bus, l’arresto a Lampedusa del pescatore tunisino Zenzeri Abdelbasset, salvatore di immigrati, l’archeologo Khaled alAsaad massacrato a Palmira, la poetessa Ilse Weber assassinata a Auschwitz, la resistenza del monaco tibetano Palden Gyatso.
Il 6 febbraio "L’eredità della guerra. L’esodo giuliano dalmata e altri esodi". Nel seminario si presenteranno il Portale Atlante dei campi di assistenza per profughi istriani-giuliani-dalmati, dell’Istituto Parri, dedicato al tema dell’accoglienza degli esuli, sullo sfondo del dopoguerra italiano; il volume di G. Spinelli, Dopo l’esodo: da profughi a cittadini (Brescia 2024) sul processo di integrazione di giuliani e dalmati a Brescia alla presenza dell’autore; le esperienze didattiche condotte con i materiali dell’applicazione Istoreto L’esodo istriano-fi umano-dalmata in Piemonte; la traduzione delle interviste degli Esuli della Prussia orientale, parte del progetto Voci di tedeschi in fuga del Dipartimento di Lingue dell’UniTO.
Infine il 7 febbraio, il seminario "Nodi storici del conflitto israelo-palestinese. Memorie, diritti e speranze per una pace giusta". Vi sono libri che divengono rapidamente essenziali punti di riferimento per l’analisi e la ricerca di soluzioni a problemi all’apparenza irrisolvibili nella loro drammaticità. A tale descrizione corrisponde la questione israelo-palestinese a cui Anna Foa dedica pagine illuminanti ne Il suicidio di Israele (Bari-Roma 2024). È intorno ai quesiti e alle proposte che vi ritroviamo contenute che si terrà un seminario di studi con la partecipazione dell’autrice e di autorevoli esperti appartenenti a campi diversi: giuristi, magistrati, storici e giornalisti che analizzeranno i temi proposti alla luce delle loro specifi che competenze, a partire da questa domanda: come conciliare le memorie del passato e la giustizia alla ricerca di una pace giusta e durevole?

comunicato stampa