Si avvicina il Giorno della Memoria e Torino conta 159 Pietre d’Inciampo tra le sue strade. Da questa mattina, con l'inaugurazione della prima pietra in Barriera di Milano, sono pronti ad aggiungersi sei nuovi simboli dedicati alle vittime della persecuzione nazifascista.
Per onorare il Giorno della Memoria
L'evento voluto per celebrare il 27 gennaio, Giorno della Memoria, organizzato dal Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino con la Comunità Ebraica di Torino, ha preso il via dalla Circoscrizione 6: in corso Vercelli 19, la prima installazione con la pietra dedicata a Mauro Finiguerra.
"Realizzare questi momenti è sicuramente una grossa gioia, una felicità legata alla possibilità che quanto accaduto, non solo a mio nonno ma anche a molti altri, venga ricordato – ha spiegato la nipote, Ivana Finiguerra – Va sottolineato un aspetto fondamentale di questa giornata, la presenza di tanti studenti e giovani perché consentirà loro di ripercorrere la nostra storia. E non dimenticarla".
La vicenda di Mauro Finiguerra
Finiguerra nacque a Lavello il 28 aprile del 1892, in seguito si trasferì a Torino dove lavorò come venditore di formaggi e salumi. Fu arrestato nel 1944 e poi deportato il 20 marzo dello stesso anno a Mauthausen. Il successivo 20 aprile fu trasferito nel sottocampo di Gusen, dove, a soli tre giorni dal suo arrivo, morì il 23 aprile del 1944.
Il contributo del Polo del '900
Tra i realizzatori dell'iniziativa hanno aderito anche l’Associazione Nazionale Ex Deportati sezione Torino, con l'importante contribuito del Polo del ‘900. Inoltre si consolida ancora una volta l'importante collaborazione della Città di Torino, sottolineando quanto le pietre d’Inciampo siano ormai diventati per i torinesi un vero e proprio monito.
"Con oggi diventano 159 le pietre per ricordare le vittime della deportazione a Torino – ha commentato la presidente del consiglio comunale Maria Grazia Grippo – Qualche giorno fa è morto il giornalista Furio Colombo, che fu tra i promotori della legge per la giornata della memoria. Per la città le pietre fanno ormai parte di questo percorso di ricordo, un progetto artistico perché l'arte è sicuramente un forte strumenti di comunicazione, che può davvero arrivare a tutti. Diamo senso alle parole e alle azioni di questa giornata".
Gunther Demnig, il creatore delle piccole targhe
Sono ormai undici anni che Gunther Demnig, il creatore delle piccole targhe in ottone, regala a Torino forti messaggi incastonati su cubetti di cemento. L'idea dell’artista tedesco ha il solo obiettivo di ricordare le singole vittime della persecuzione. Tutte le pietre hanno la scritta "Qui abitava", seguita da nome e cognome, dalla data e dal luogo di nascita e di morte e scomparsa della vittima, e viene e immortalata nel suolo di fronte alla sua ultima abitazione scelta liberamente.
Le altre installazioni in programma
Sempre nella giornata di oggi, il programma prevede l’installazione alle ore 9,40 in corso Giulio Cesare 46 con la pietra che ricorda Cesarina Levi e, alle ore 10,10, in Via Porta Palatina 17 con quella intitolata a Giovanni Abati.
Alle ore 10,45 l’appuntamento è in Via Bellezia 15 con quella di Cesare Levi, segue Via Verdi 10 alle ore 11,30 con la posa della pietra di Luigi Ottino e si conclude con una cerimonia pubblica alla presenza delle Istituzioni e degli Enti promotori, alle ore 12,20, in Corso Galileo Ferraris 134 con la posa della pietra dedicata ad Arturo Levi.