Economia e lavoro | 22 gennaio 2025, 14:48

Servizi e supporto burocratico, Federalberghi Torino accoglie gli Airbnb. In città 6mila annunci

Nel capoluogo piemontese l'80% delle strutture - da alberghi, B&B, residence ed appartamenti ad uso turistico - ha il CIN

Nel capoluogo piemontese l'80% delle strutture ha il CIN

Nel capoluogo piemontese l'80% delle strutture ha il CIN

Federalberghi Torino accoglie gli Airbnb tra le proprie fila. Complici le novità 2025 per gli appartamenti in affitto - obbligo di CIN (Codice Identificativo Nazionale), di identificare di persona gli ospiti, di rilevatori di fumo/gas ed estintori - l'associazione ha deciso di ampliare la propria base offrendo consulenza, supporto burocratico e servizi anche ai proprietari di alloggi privati.

Borio (Federalberghi Torino): "Sfida elevare offerta"

Soddisfatto della novità il presidente Fabio Borio: "Come Federalberghi Torino siamo favorevoli all’ampliamento dell’offerta turistico-ricettiva, soprattutto per una destinazione come la nostra che si conferma in crescita".  "La sfida - aggiunge - è data dalla necessità di elevare qualitativamente il livello dell' offerta, premiando i proprietari di appartamenti che sono in regola e penalizzando chi sceglie invece l’abusivismo".

6mila annunci sulle piattaforme

E a chiarire quanto il fenomeno sia ormai esteso ci pensano i numeri diffusi oggi in Commissione Commercio: nel capoluogo piemontese sono presenti circa 6mila annunci sulle piattaforme come Booking ed Airbnb di locazioni brevi.

Per quanto riguarda il CIN, - necessario anche per alberghi, B&B, residence, ... - l'80% delle strutture ricettive di Torino ne è dotata. E le novità soddisfano tutte le associazioni di categoria. Per Luca Amato di Confesercenti Torino l'obbligo del codice "è positiva. Aiuterà a far emergere il sommerso".

Dal punto di vista turistico, ha aggiunto, il comparto ricettivo "per il 2024 registra dati positivi da punto di vista delle presenze. La nostra città ha percentuale alta di gradimento per accoglienza e qualità". 

"No ai B&B nei negozi vuoti"

"Torino - ha aggiunto la presidente di Ascom Torino Maria Luisa Coppa a tutti gli effetti è diventata una città turistica. Siamo arrivati a questo risultato molti anni dopo mete storiche come Firenze e Roma: il ritardo con cui ci siamo affacciati ci può evitare di fare i loro errori, cioè fare diventare  il capoluogo invivibile". "Bisogna mettere - ha aggiunto dei limiti: la partita si gioca molto a livello urbanistico".

Per Coppa bisogna evitare ad esempio che i locali vuoti ai pianterreni, sede in passato di negozi, vengano convertiti in bed and breakfast o alloggi ad uso turistico. "Questo crea degrado e quartieri senza anima: zone come la Crocetta, dove non ci sono più molte attività commerciali di vicinato, stanno perdendo di valore" ha concluso.

I numeri

"Torino conferma il suo status di città turistica" ha confermato l'assessore al Commercio Paolo Chiavarino, che ha aggiunto: "post pandemia c'è stata una crescita del settore, con una occupazione media annuale del 70%: novembre è un mese record sotto il profilo della ricettività".

Cinzia Gatti

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