Attualità | 22 gennaio 2025, 07:03

Area verde in cerca di un nuovo nome: contest al femminile per i giardini di Parella

Fino al 31 gennaio si potrà partecipare al sondaggio: ecco le sei candidate

bimbi ai giardini

I giardini di via Belli cercano un nuovo nome (e lo chiedono ai bambini)

A Torino area verde in cerca di un nuovo nome. I giardini di via Belli all'angolo con via Zumaglia sono pronti a trasformarsi e ad essere intitolati ad una grande donna della storia.

I "Giardini di Lettura"

Nell’ambito del progetto Torino Cambia - Le Biblioteche, questo spazio pubblico nel cuore di Parella viene ripensato come un’estensione delle biblioteche civiche, trasformandosi nei “Giardini di Lettura”. Fino al 31 gennaio i torinesi potranno esprimere la propria preferenza online scegliendo tra una serie di figure femminili del passato. 

Le sei candidate

Le candidate sono: Ada Prospero Marchesini Gobetti (giornalista, traduttrice e partigiana torinese), Giuseppina Aliverti (geofisica laureata a Torino in Fisica Terrestre), Alba De Cèspedes (scrittrice, poetessa e partigiana italiana), Carol Rama (artista visiva torinese), Alda Merini (poetessa, scrittrice e aforista italiana) e Maria Montessori (medica e pedagogista). 

Protagonisti i bimbi della biblioteca Utoya 

Il progetto, attivo nelle Circoscrizioni 3, 4 e 5, è guidato da Fondazione Brodolini e Itinerari Paralleli Impresa Sociale. Questo sondaggio rappresenta il passo finale di un processo partecipativo che ha visto protagonisti anche i bambini del quartiere, in particolare i frequentatori della biblioteca Utoya.

L'ultima parola spetta ai torinesi. È disponibile un sondaggio online aperto a tutta la comunità della Circoscrizione 4, attivo fino al 31 gennaio 2025. Partecipare è semplice: è sufficiente scrivere a biblio.torinocambia2@gmail.com per ricevere il link del questionario, oppure presso la biblioteca Utoya

Il risultato del sondaggio verrà annunciato il 20 febbraio 2025 durante l’evento pubblico “Beni comuni della Quattro e il caso del giardino di via Belli".

Cinzia Gatti

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