Politica - 22 gennaio 2025, 13:57

Dalla Regione 180 milioni di euro per rendere competitiva la montagna

L’assessore Gallo: “Finanziamento record per cambiare la qualità della vita nelle terre alte”. Per il 2025 già stanziati quasi 60 milioni. Dalla scuola alle infrastrutture: ecco gli interventi

Dalla Regione 180 milioni di euro per rendere competitiva la montagna

«L’obiettivo della politica regionale è quello di promuovere le aree montane come modello di territorio competitivo e innovativo, con un’elevata qualità della vita». L’assessore allo Sviluppo della Montagna Marco Gallo ha presentato così in Terza Commissione il bilancio di previsione per il prossimo triennio. Con numeri da record grazie a una convergenza di fondi europei e nazionali che integrano quelli regionali. Alla fine, già sicuri, sono quasi 180 milioni, 120 dei quali garantiti dal Fondo sviluppo rurale Feasr 2023-2027 che l’Unione Europea destina alla montagna. «Mai la Regione aveva messo a disposizione delle zone alpine tante risorse così. Uno sforzo che consolida il primato del Piemonte come Regione che investe di più per lo sviluppo sostenibile dei piccoli comuni montani – continua Gallo -. Attraverso la “Strategia per la montagna” si interviene per ridurre la marginalizzazione delle aree interne, promuovere lo sviluppo sociale ed economico, riequilibrare le condizioni di esistenza delle popolazioni montane. Tutto questo senza dimenticare la salvaguardia del territorio e la valorizzazione delle risorse anche culturali di queste aree».

 

Cinque gli obiettivi che la Regione intende centrare nel prossimo triennio. Il primo: un piano di sviluppo per le infrastrutture montane e per il recupero del patrimonio architettonico e paesaggistico. Il secondo: lo sviluppo socio-economico delle zone montane attraverso una serie di azioni. Quali? Garantire i servizi pubblici essenziali (compresi gli asili, per favorire davvero il ripopolamento dei paesi di montagna), contrastare la desertificazione commerciale, riequilibrare i redditi delle aziende locali. Numero tre: promuovere la tutela ambientale di boschi e foreste favorendo le associazioni fondiarie nel recupero delle piccole proprietà terriere. Quattro: valorizzare la montagna come località di vacanza anche estiva, puntando sull’outdoor. Ultimo obiettivo: valorizzare le aggregazioni territoriali come Green communities e Gal perché – come sottolinea l’assessore Gallo - «le prime sono una risposta concreta ai cambiamenti climatici, con strategie per uno sviluppo sostenibile dal punto di vista energetico, ambientale e sociale, i Gruppi, invece, avranno sempre di più il ruolo di agenzie di sviluppo locale, per il rilancio economico delle aree».

 

Nei dettagli, la Regione ha destinato per l’anno appena cominciato 58,7 milioni di risorse, delle quali quasi undici milioni al fondo regionale per la montagna con cui garantire il finanziamento delle 51 Unioni Montane del Piemonte e quasi mezzo milione per il bando “scuole di montagna” per garantire un servizio essenziale come l’istruzione. In totale le competenze per il 2025 raggiungono quota 28 milioni, cui si aggiungono 23 milioni dal Fondo nazionale per la Montagna (Fosmit) e altri 7,3 milioni che verranno liberati in estate, con l’Avanzo di bilancio. Con questi ultimi fondi si finanzierà tra l’altro il progetto per garantire un defibrillatore in tutti i rifugi delle Alpi piemontesi.


Con i 120 milioni del Fondo di sviluppo rurale che punta, tra l’altro al recupero dei borghi e, più in generale, dell’intero patrimonio architettonico alpino, invece, la Regione ha già programmato queste iniziative: viabilità per alpeggi (4 milioni), fabbricati d’alpeggio (7 milioni), infrastrutture turistiche (5,1 milioni), reti primarie e sottoservizi in borgate montane (7 milioni), acquedotti (3 milioni). La fetta più consistente servirà a dar forma ai progetti presentati dai 14 Gal del Piemonte (51,4 milioni).

comunicato stampa