Cultura e spettacoli - 22 gennaio 2025, 07:00

Numeri record e nuovi obiettivi, il Museo del Cinema presenta "2025: visioni e sfide"

Tra le caratteristiche il coraggio delle donne al Museo: il 74% del personale è femminile

Il Museo del Cinema presenta "2025: visioni e sfide"

Il Museo Nazionale del Cinema pensa alle strategie e agli obiettivi per il nuovo anno. Con l'evento  “2025: visioni e sfide", il museo lancia alcune delle principali novità previste: tra queste l'intenzione di aumentare i flussi di entrata e uscita, ma soprattutto le visite guidate dal Direttore del Museo.

Si prospetta quindi un anno di lavoro con alcuni chiari obiettivi: rafforzare la posizione del museo come eccellenza internazionale, valorizzare il patrimonio unico e sviluppare nuove modalità di fruizione per un pubblico sempre più ampio. Per quest'ultimo punto in particolare il progetto riguarderebbe un miglioramento dell'utilizzo dei giardini della Mole Antonelliana, un piano che però sarebbe ancora in fase di studio.

"Oggi vogliamo raccontare le nostre attività e i nostri obiettivi – ha raccontato il presidente del Museo del Cinema Enzo Ghigo – Negli anni abbiamo cercato di creare una situazione organizzativa per esaltare le competenze di chi già lavorava all'interno del museo, creando un organigramma strutturato e affidando obiettivi al personale. Ora intendiamo porci obiettivi sempre più ambiziosi".

"L'obiettivo dell'evento é presentare una struttura che opera da molti anni a Torino, valorizzando i vari settori che danno forza e che irrobustiscono la struttura – ha spiegato il Direttore del Museo del Cinema Carlo Chatrian Una realtà come il Museo del Cinema di Torino non esiste da nessun'altra parte al mondo, sottolineando l'unicità di questo luogo. Tra le novità mi hanno chiesto di realizzare delle visite guidate da me, e questo progetto è in fase di sviluppo".

E se il 2025 si preannuncia ricco di idee e strategie, tra cui anche il restauro di celebri pellicole della storia del cinema, il 2024 non è stato da meno. Sono infatti molti i risultati ottenuti, tra cui l'importante cifra di 3 milioni di opere, custodite all'interno del museo e dei suoi spazi, alle quali si aggiunge da poco tempo un manifesto originale dell'iconica corazzata Potëmkin.

"Abbiamo superato le 3 milioni di opere l'anno scorso che si stanno catalogando grazie a un nuovo software, realizzato da un'azienda torinese, che ci consentirà di avere un unico strumento di ricerca – ha commentato il Responsabile dell'Area Patrimonio Stefano BoniGli obiettivi per il nuovo anno saranno quelli di preservare le collezioni e i lavori di restauro, per esempio nel 2025 sarà prevista la digitalizzazione di Esterina in collaborazione con la Cineteca Nazionale. Saranno inoltre presentati alcuni rushes relativi alle riprese del Gugliemo Tell, prodotto e interpretato da Errol Flynn nel 1953, di cui l'opera non è mai stata finita con gli ultimi venti minuti mancanti".

Trend in crescita anche per il numero degli spettatori, contando più di 79mila spettatori nel periodo del 2024 rispetto ai 54mila del periodo 2023. Ma grandi successi arrivano anche dal settore della divulgazione e della didattica, soprattutto di carattere scolastico.

"L’anno scorso il Museo ha accolto oltre 72.394 studenti, confermandosi un punto di riferimento per la formazione culturale. Tra gli obiettivi che ci siamo posti c'è quello di trovare altri spazi per coprire tutte le richieste di attività didattiche che aumentano sempre più – ha spiegato la Responsabile dell'area Mole, per servizi educativi e di organizzazione delle mostre, Claudia GianettoNel 2025 abbiamo già definito otto progetti differenti, suddivisi in tre aree della Mole, tra cui l'allestimento per la mostra delle opere dedicate a James Cameron".

Un altro punto di forza del Museo del Cinema sembrerebbe essere proprio l'organizzazione del lavoro, all'interno di una struttura che vede oltre il 74% del personale femminile e un orario lavorativo ridotto: dalle 40 ore classiche di lavoro a 37,5 ore, con possibilità di effettuare lavoro in smart warking per due giorni a settimana.

"Negli ultimi anni abbiamo voluto investire soprattutto nel personale, il museo è composto da 80 risorse di cui 71 a tempo indeterminato, di cui il 74% è donna – ha dichiarato la Responsabile delle risorse umane Serena Santoro – Inoltre, a parità di stipendio, la grande novità è stata la diminuzione dell'orario lavorativo. Un orario che dunque passa da 40 ore settimanali a 37,5 ore, al fine di migliorare la qualità di vita e di lavoro del personale come per le mamme lavoratrici, in cui non abbiamo voluto far loro scegliere se la famiglia o la carriera".

Infine anche sul tema dei grandi eventi si prospetta un ricco 2025, dove il Museo del Cinema di Torino riconferma tre principali kermesse: la quarantesima edizione del "Lovers Film Festival", in scena dal 10 al 17 aprile 2025. Torna la ventottesima edizione del Cinemambiente, in programma dal 5 al 10 giugno 2025. E infine l'atteso ritorno della quarantatreesima edizione del "Torino Film Festival", pronto ad andare in scena dal 21 al 29 novembre 2025.