In seguito ai ripetuti episodi di violenza e gurriglia urbana avvenuti a Torino nelle ultime settimane, il presidente del Consiglio Regionale Davide Nicco ha riunito tutte le forze politiche per condannare la violenza come metodo di protesta.
Documento bipartisan condiviso da tutti
Dagli scontri con le forze dell'ordine durante il corteo per Ramy alla bomba carta esplosa al circolo Arci Antonio Banfo, fino all'attacco di un banchetto di Fratelli d'Italia da parte dei centri sociali, il Consiglio Regionale unito ha prodotto un documento condiviso da destra a sinistra, presentandolo nella sessione di questa mattina. Nicco ha sottolineato come questa presa di posizione tolga ogni presunto supporto politico ai gruppi che usano la violenza come strumento.
Rischio di nuovo gli anni di Piombo
Nicco ha paragonato la tensione presente in città a quella che ha preceduto gli anni di Piombo, chiedendo impegno affinché la storia non si ripeta. "Negli scorsi mesi - ha dichiarato - il nostro Piemonte e in particolare Torino è stato teatro di manifestazioni che sono degenerate in violenza contro persone e contro le cose. Questo clima mi ricorda quello degli anni '70 in cui dopo le prime avvisaglie si è assistito a un triste periodo fatto di stragi e attentati terroristici dai quali la Repubblica è uscita vincitrice ma a prezzo di tanti morti e troppo sangue. Credo sia un dovere delle istituzioni dire basta, fare un appello al confronto civile. Dopo le iniziali perplessità, le forze politiche hanno avuto il buon senso di fare un comunicato condiviso contro la violenza e un appello al confronto democratico nel rispetto delle leggi e della Costituzione. Da oggi i violenti sono soli, non possono più avere l'illusione di avere qualche copertura in ambito politico, tutte le forze politiche nessuna esclusa hanno condiviso il documento".
La Diocesi di Torino contro ogni forma di violenza
Un messaggio di sostegno è giunto anche dalla Diocesi di Torino. "Desidero esprimere grande apprezzamento per la sua iniziativa di denuncia della violenza - ha scritto il vescovo ausiliare Alessandro Giraudo - Grazie per aver voluto dar voce alla moderazione necessaria in questo tornante della storia e ci aspettiamo che tutte le componenti sociali e religiose la accompagnino in questa strada".
Presente anche l'ex sindaco di Torino Valentino Castellani, presidente del Comitato Interfedi della città: "Il comitato è nato per costruire dialogo tra fedi religiosi, percorso difficile e non banale ma necessario, siamo convinti che la violenza mini la base e la qualità della democrazia. Favorire dialogo e contrastare fin da subito episodi di violenza serve anche difendere la nostra democrazia, bene prezioso".