Attualità | 21 gennaio 2025, 17:22

Emergenza acqua in Piemonte: servono manutenzione della rete idrica e nuovi invasi

L'analisi di ANBI per prevenire i problemi causati dal cambiamento climatico. Bongioanni: "Servono ottimizzazione, razionalizzazione, innovazione e digitalizzazione"

Emergenza acqua in Piemonte: servono manutenzione della rete idrica e nuovi invasi

Emergenza acqua in Piemonte: servono manutenzione della rete idrica e nuovi invasi

Più attenzione all'acqua: è questo il messaggio lanciato dall'ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari), in una giornata nazionale dove approfondire la necessità di riflettere sul sistema idrico e di come incrementare le capacità idriche per far fronte ai cambiamenti climatici, che fanno alternare inondazioni a periodi di siccità lungo tutto lo stivale.

In Piemonte la sezione regionale di Anbi ha incontrato l'assessore regionale all'agricoltura Paolo Bongioanni, per mettere a punto delle risposte alla carenza d'acqua che in futuro rischia di mettere in ginocchio la produttività agricola piemontese. "L’estrema attualità delle sfide climatiche - ha commentato l'assessore - ha reso per il sistema Piemonte più che mai necessario decidere come dovremo gestire nei prossimi anni una risorsa fondamentale come quella idrica. Ho avviato il confronto con regioni vicine come la Lombardia e il Veneto, che adottano sistemi di gestione diversi da quello vigente in Piemonte: dobbiamo imparare da altre regioni che sono partite prima di noi e, per la gestione dell’acqua, hanno messo a punto altre forme di governance. Presenterò una riorganizzazione attraverso l'ottimizzazione, la razionalizzazione, l'innovazione e la digitalizzazione. L’obiettivo è riuscire a intercettare sempre maggiori risorse verso il Piemonte, e questo vale per tutti i comparti dell’agricoltura".

Il presidente di Anbi Piemonte Vittorio Viora ha chiarito che il punto fondamentale è riuscire a stoccare l'acqua, pensando a nuove infrastrutture come invasi e vasche di laminazione oltre alla manutenzione della rete esistente. Digitalizzazione e innovazione tecnologica, infine, possono riuscire a ottimizzare, recuperare le risorse e migliorare la gestione dell'acqua.

"La costruzione di nuovi bacini di accumulo - ha spiegato - è una priorità per fronteggiare la siccità e regolare le risorse idriche in modo efficiente. È essenziale inoltre contemperare le regole sul deflusso ecologico con le necessità produttive, riconoscendo il ruolo centrale dell’agricoltura nella sicurezza alimentare globale. Solo attraverso un approccio integrato, che includa innovazione tecnologica e investimenti mirati, potremo garantire un’agricoltura resiliente e un uso responsabile delle risorse idriche, a beneficio delle comunità e dell’ambiente”.

Negli ultimi anni - citano i dati di Anbi - l’Italia ha registrato perdite economiche di 26 miliardi di euro dovuti a eventi climatici estremi, presentando una delle capacità di invaso più basse d’Europa con soli 33 m³/km² rispetto ai 106 m³/km² della Spagna. A questo si aggiunge una perdita idrica del 42,2% lungo le reti di distribuzione. In Piemonte sono presenti 56 grandi invasi che possono conservare, al massimo delle potenzialità, 345 milioni di metri cubi di acqua, oltre a 95 piccoli sbarramenti per ulteriori 12 milioni di metri cubi di capacità.

Francesco Capuano

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