Una scuola per non dimenticare il passato, ma anche per comprendere il presente. È la “Scuola di Resistenza”, un percorso laboratoriale al momento unico in Italia, pensato non a caso nell’anno in cui si celebra l’Ottantesimo anniversario della Liberazione. Quattro appuntamenti completamente gratuiti firmati da Carlo Greppi e organizzati da ANPI - Comitato Provinciale di Torino, Città di Collegno, Consiglio Giovani di Collegno con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza e Costituzione.
“Quest’anno celebriamo gli 80 anni della Liberazione. Siamo consapevoli che non bastano le commemorazioni ufficiali, peraltro sempre meno partecipate, a contrastare i tentativi di riscrittura, di banalizzazione e di falsificazione della Storia, In un’epoca dominata dalla “smemoratezza”, in cui lettura e approfondimento sono sostituiti dal gesto di “scrollare” le notizie sul telefonino, mentre i testimoni diretti della Shoah e della Resistenza ci stanno lasciando, non possiamo accontentarci di “istituzionalizzare” la Memoria. Dobbiamo sforzarci di sperimentare nuovi linguaggi e nuove modalità per trasmettere i valori resistenziali alle generazioni più giovani. Per questo abbiamo ritenuto importante, come Comitato Resistenza e Costituzione, sostenere la Scuola di Resistenza promossa dall’Anpi e dal Comune di Collegno” spiega Domenico Ravetti, Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte.
L’iscrizione alla Scuola di Resistenza è completamente gratuita e rilascia un attestato di partecipazione firmato dagli organizzatori del percorso. La classe è riservata a giovani under 30 per un totale di 30 posti a disposizione. In caso di esubero delle domande verrà data priorità ai residenti a Collegno e all’ordine di arrivo delle domande.
“E’ un dato di fatto: i giovani che quest’anno sono invitati a ricordare l’Ottantesimo forse in alcuni casi forse avranno sentito parlare di Resistenza dai nonni. La restante parte rischia invece di perdere quel significato di lotta, di speranza e di difesa della comunità associandola a una data festiva come un’altra – chiosa il Sindaco della Città di Collegno Matteo Cavallone -. La Scuola di Resistenza non sarà una serie di lezioni tradizionali, ma un laboratorio interattivo dove i partecipanti potranno esplorare e reinterpretare la storia in modo creativo e significativo. Invitiamo tutti i giovani under 30 a iscriversi a questo percorso completamente gratuito. Insieme, possiamo assicurarci che la memoria della Resistenza non venga dimenticata, ma che possa davvero continuare a vivere attraverso le nuove generazioni. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto”.
“Si dice sempre che parliamo di Resistenza per coinvolgere i e le giovani: eppure spesso non è veramente così. Questa idea di progettare una Scuola di Resistenza con loro vuole rispondere a un bisogno di protagonismo, oltretutto perfettamente in linea con quello che fu l’esperienza della lotta partigiana culminata nella Liberazione, ottant’anni fa, opera per lo più di ventenni – racconta Carlo Greppi, storico, scrittore e conduttore - La progettazione è stata condivisa, e alle “lezioni” si affiancherà una parte operativa e creativa che porterà i e le giovani di Collegno a riempire di significato un tema e un’occorrenza per noi ancora importanti. Sono orgoglioso di dirigere questo esperimento intergenerazionale che sono sicuro sarà entusiasmante: grazie al comune di Collegno, all’ANPI e alla Regione Piemonte per averci creduto”.
Gli appuntamenti della Scuola di Resistenza sono cinque, con orario 18.00-20.00: si inizia mercoledì 29 gennaio con l’inaugurazione della Scuola e la lezione di Carlo Greppi.
Martedì 4 febbraio appuntamento con Bruno Maida – Professore di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Torino -. e l’Anpi di Collegno. Titolo della lezione: “Prigionieri della Memoria”. Giovedì 6 marzo appuntamento con la scrittrice, storica e ricercatrice Chiara Colombini. Titolo della lezione: “La Resistenza nel suo farsi”. Martedì 18 marzo appuntamento con lo storico e scrittore Nicola Adduci e la lezione “Fare ricerca sul territorio”.
Il luogo della Scuola di Resistenza è il Padiglione 14, all’interno dell’ex Manicomio di Collegno.
“Questa scuola di Resistenza nasce con l’intento di rispondere a due domande: è ancora attuale parlare di Resistenza? Intendiamo soprattutto adesso che non ci sono più testimoni capaci di evocare da un punto di vista emotivo questa pagina così fondante per la storia italiana – sottolinea Clara Bertolo, Assessora alla Cultura, alla Costituzione e all’Antifascismo della Città di Collegno - In seconda battuta, che cosa vuole dire raccontare oggi la Resistenza a una fascia di età che sente di voler far parte di questo pezzo di storia. Siamo nell’anno dell’Ottantesimo e abbiamo pensato di rispondere a queste domande che ci chiamano in causa come adulti attraverso un percorso informativo e formativo utilizzando linguaggi pensati con il Consiglio Giovani. Non a caso la Scuola si rivolge ai giovani e stiamo lavorando per riuscire a raccontare la Resistenza a Collegno anche attraverso un percorso di graffiti urbani, riscrivendo scritte offensive sparse per la città in una nuova Resistenza”.
“La Resistenza è stata un fenomeno essenzialmente giovanile, che ha visto coinvolti in ruoli anche importanti migliaia di ragazzi e ragazze. E giovani erano anche molti dei Costituenti. La Scuola di Resistenza vuole coinvolgere i giovani di oggi in un percorso di conoscenza attiva, che li aiuti a capire la Storia e i valori antifascisti. Per essere protagonisti consapevoli di questo tempo” commenta Silvana Accossato, Presidente Anpi di Collegno.
“Visto il periodo storico che stiamo vivendo, creare e partecipare alla Scuola di Resistenza per noi è un modo per poter ricordare – sottolinea Matteo Altizio, presidente del Consiglio Giovani Collegno -. Ma soprattutto per conoscere aspetti che possano renderci consapevoli di ciò che è successo e di ciò che potrebbe succedere”.
Per candidarsi alla Scuola di Resistenza c’è tempo fino al 29 gennaio 2025 ore 18, accedendo al form: https://docs.google.com/forms/d/1INnDvpY5Ld3K0Pp-0PD3Ks4TGHLsLHm7qf3dnFf4200/edit.