In Piemonte si torna a parlare di nucleare. Stati Uniti d’Europa, infatti, ha proposto di riportare il tema al centro del dibattito politico (ed energetico) a livello regionale e anche nazionale. Un tema ambizioso, affrontato con proposte concrete legate alla legge di Bilancio 2025-2027, sfidando quello che viene definito "l’immobilismo del governo".
"Sì al nucleare di ultima generazione"
A portare tra i banchi della Regione il tema è Vittoria Nallo, consigliera regionale di Stati Uniti d’Europa, che ha sottolineato come il Piemonte possa realmente avere il potenziale per diventare un punto di riferimento per il nucleare di ultima generazione. "Nonostante la nostra lista abbia un solo consigliere, alle spalle c’è una squadra che lavora duramente. Sfido il centrodestra che si dice favorevole al nucleare, nella realtà non passa mai dalle parole ai fatti", ha commentato Nallo.
Le tre proposte messe in campo
Per sfidare dunque il centrodestra piemontese e nazionale, la consigliera ha annunciato tre proposte concrete: la richiesta di istituire una zona economica speciale nella provincia di Vercelli per favorire gli investimenti di datacenter e infrastrutture nucleari avanzate, il finanziamento della ricerca sul nucleare e un programma di divulgazione scientifica per sensibilizzare l’opinione pubblica. "Oggi sfidiamo il centrodestra, che tra l'altro in Piemonte si dice favorevole senza però portare proposte concrete. Meloni sembra rimandare l’argomento per non assumersi responsabilità. Noi, invece, vogliamo agire subito", ha sottolineato Nallo.
La senatrice Silvia Fregolent ha inoltre evidenziato l’importanza di non trascurare altre forme di energia, come le rinnovabili e l’autoproduzione, ma senza escludere il nucleare, che può garantire sicurezza e sostenibilità. "Non intendiamo vietare nessuna energia, anzi proponiamo di investire in tutte le forme energetiche che possano aiutarci, come le rinnovabili o per l’autoproduzione con le trivelle nell'Adriatico. Abbiamo quindi fatto una proposta che preveda, oltre ad altre fonti, anche il nucleare".
La lotta ai pregiudizi sul nucleare
Tra gli argomenti che il dibattito sul nucleare crea ci sono anche i giovani, la cultura e una sfida ai pregiudizi. A sottolineare questo aspetto è stato Andrea Turi, coordinatore di +Europa Torino, il quale ha enfatizzato il ruolo dei giovani e dell’informazione: "Il nucleare è un tema che richiede uno scatto culturale, i giovani sono più informati e pronti a superare i pregiudizi storici legati ai due referendum", ha spiegato.
Per l'iniziativa presente anche il sostegno del Partito Socialista Italiano, con il supporto di Roberto Goghero, segretario della Federazione Metropolitana di Torino del PSI. "La sicurezza non può più essere usata come scusa per fermare il progresso. È propaganda. È ora di riprendere in mano questo tema fondamentale", dichiara Goghero.
Proposta di legge firmata da oltre 70mila cittadini
Alcune novità sono già in vista, la scorsa settimana gli esponenti di Azione e dei Radicali hanno presentato una proposta di legge firmata da oltre 72mila cittadini. L'iniziativa ha visto anche il sostegno e la condivisione di Stati Uniti d’Europa, evidenziando quindi quanto il tema del nucleare stia tornando al centro del dibattito politico.