“I fondi per il funzionamento della Consigliera di parità rimarranno invariati nel 2025, con 27 mila euro di stanziamento. Abbiamo fatto la stessa scelta anche per la Commissione pari opportunità che verrà finanziata con 18 mila euro. Per il fondo di sostegno delle azioni in sede giudiziaria al momento è prevista una riduzione sensibile, ma contiamo di trovare le risorse durante l’anno”.
È quanto spiegato dall’assessore alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli, durante l’illustrazione del Defr e del bilancio di previsione 2025/27 in Prima Commissione, presieduta da Roberto Ravello.
“Per il 2025 sui capitoli legati al welfare - ha aggiunto - la Regione Piemonte conferma uno stanziamento significativo per il sostegno ai 21 centri antiviolenza e alle 13 case rifugio iscritte all’Albo regionale, oltre che per le attività dei Centri per autori e potenziali autori di violenza di genere (Cuav). Complessivamente, le risorse assegnate ai capitoli di bilancio dedicati ammonteranno a 231.300 euro all’anno”.
Alle risorse regionali si sommano i finanziamenti statali previsti dall’intesa conferenza Stato - Regioni approvate a fine 2024, per un totale di oltre 5,5 milioni di euro destinati al Piemonte.
Per Sarah Disabato (M5s), intervenuta durante il dibattito, “il fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti non va tagliato, ma potenziato. Abbiamo raccolto la disponibilità dell'assessore Chiarelli a richiedere maggiori risorse e come Movimento 5 Stelle faremo la nostra parte con un emendamento. Chiediamo, inoltre, di capire se viene ancora realizzato il bilancio di genere per avere una fotografia puntuale su come vengono utilizzati i fondi in materia”.
“Vorremmo sapere se in questo bilancio troveremo qualcosa sugli aiuti per conciliare maternità e professione, come part-time e politiche premiali per le aziende che mettono in atto politiche di welfare per entrambi i genitori”, ha chiesto Vittoria Nallo (Sue).
Per Valentina Cera e Alice Ravinale (Avs) “stupisce che il comparto pari opportunità in Piemonte sia relegato a tre sole azioni. Va fatta un’analisi trasversale per capire i diversi interventi che andrebbero riassunti in un’unica delega e non divisi tra pari opportunità e welfare. Va affrontato, anche grazie al ruolo della consigliera di parità, il drammatico aumento delle molestie sul lavoro. Infine, da anni il bilancio di genere non viene approvato: è quanto mai urgente che si torni a farlo, per far emergere le azioni positive”.
Nadia Conticelli, Laura Pompeo e Domenico Ravetti (Pd) hanno sottolineato che “è molto preoccupante la riduzione di quasi il 50% del fondo su patrocinio legale. In tema di lavoro, abbiamo approvato una legge sulla parità salariale che attende ancora il regolamento attuativo, ma ci chiediamo se si intenda prevedere un finanziamento di partenza. Torniamo in Commissione e facciamo il punto per capire lo stato di attuazione. Dobbiamo affrontare anche il tema della violenza economica che tocca quasi il 30% delle donne”.
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