Attualità - 20 gennaio 2025, 14:19

Dentro la nuova Luxemburg, 150 anni di storia trasferiti in galleria: “Oggi è la festa del libro” [VIDEO E FOTO]

Il sindaco Lo Russo ha posato sugli scaffali “Se questo è un uomo” di Primo Levi, simbolicamente l’ultimo testo della catena umana che nei giorni scorsi ha trasportato i volumi dalla vecchia alla nuova sede: “Restituiremo 18 biblitoche civiche. Torino sceglie la cultura come vocazione di trasformazione urbana"

Dentro la nuova Luxemburg, 150 anni di storia trasferiti in galleria

Un via vai di amici, appassionati o semplicemente curiosi. Con gli smartphone a immortalare un momento in qualche modo storico per la città.  Tutti attirati dalle nuove vetrine  della Luxemburg, la storica libreria con 152 anni di storia che ora si sposta nella cornice della galleria Subalpina. Di qualche metro rispetto alla attività conosciuta da tutti in Piazza Carignano.

"La Luxemburg è una signora torinese un po’ âgée che semplicemente è andata a farsi la permanente - dice un emozionato Gigi Raiola, socio della libreria insieme a Tonino Pittarelli - La parola del giorno è gioia. Oggi è la festa del libro, dei lettori e della lettura, che non è mai abbastanza. Leggere vuol dire imparare ad amare meglio, ma anche crescere economicamente. Non mi fido mai dei professionisti che non hanno amore per la lettura. Le librerie sono luoghi che non si possiedono, ma si tramandano e custodiscono".

Locali rinnovati, ma nel solco della storia

In vetrina la solita ricchezza di testi. Dal tomo rosa che ripercorre la storia di Barbie passando per gli Adelphi più di nicchia. In mezzo la solita marea di carta, perfettamente catalogata, le riviste internazionali, i libri gioco, l’arte, la fotografia. In un ambiente nuovo, rinnovato, ma che non cancella la sua storicità attraverso arredi, luci, ceramiche e marmi. Un lavoro cominciato 18 mesi fa e poi realizzato in tempo record. E con gli scaffali che sono stati recuperati e messi a nuovo in un'ottica di circolarità, ma anche di mantenimento della storia di un luogo simbolo della cultura torinese.

All'inaugurazione di questo importante passaggio per la Città di Torino c’era anche Luciana Littizzetto, così come il presidente della Einaudi Walter Barberis, che  nel giorno "zero" della nuova Luxembrug ha voluto omaggiare i titolari con delle storiche placchette riportanti le copertine di alcuni libri. 

Lo Russo posa "Se questo è un Uomo"

Presente il sindaco Stefano Lo Russo che ha posato l'ultimo libro sullo scaffale dopo la catena umana che nei giorni scorsi ha portato in tanti a operarsi per il trasloco dalla vecchia alla nuova sede. Il libro scelto dal primo cittadino è "Se questo è un uomo" di Primo Levi. 

"Viviamo tempi complessi - ha commentato Lo Russo - inaugurare una libreria nel pieno della rivoluzione dell’intelligenza artificiale e del digitale assume un significato ancora più rilevante. Torino ha fatto una scelta netta di puntare sulla cultura come vocazione di trasformazione urbana. Abbiamo fatto una scelta politica che è quella di puntare sulle biblioteche civiche e impiegare lì gran parte dei fondi provenienti dal Pnrr. Restituiremo alla città 18 biblioteche rifatte, con l’intento che diventino luoghi di socializzazione, sul solco dell’ibridazione di funzioni".

Anche un piccolo bar "per gli amici lettori"

"Abbiamo dato un maquillage a questa vecchia Luxemburg - ha detto Pittarelli - I nostri nuovi clienti saranno i turisti che attraverseranno questa galleria bellissima. Perché librerie che 'pensano' non ce ne sono più". Nella nuova sede sarà presente anche un piccolo bar e il personale è stato incrementato con un addetto. 

"Vogliamo far entrare un cliente e far uscire un amico”, conclude Tonino Pittarelli, da 45 anni l'anima di questo luogo che oggi trova una nuova sede, ma senza abbandonare la tradizione della carta che resiste ai tempi che cambiano.