Quale luogo migliore dei Giochi Mondiali Universitari per parlare di sport e formazione? Ma non solo università: all'Istituto Sociale di Corso Siracusa si sono tenuti due giorni di convegno sul liceo scientifico-sportivo, all'interno del progetto scuole delle Universiadi di Torino. Il focus sul futuro di questo tipo di licei, sugli aspetti da migliorare e le strade da percorrere per non lasciare indietro né l'aspetto sportivo né quello educativo di studenti che spesso sono anche atleti di alto livello.
Focus sul futuro del liceo sportivo
Al tavolo di confronto hanno partecipato dirigenti e docenti di istituti sportivi insieme a membri di Fisu, Sport Innovation Hub APS ETS, Coni Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale. Premiate le scuole vincitrici del contest nazionale “Make School (and SPORT) more sustainable”, al quale hanno partecipato 320 studenti da tutta Italia, promosso dal Comitato organizzatore dei Giochi Mondiali Universitari Invernali con le realtà studentesche di Scienze Motorie dell’Università di Torino, dell’ITS Turismo e Attività culturali del Piemonte e con i giovani volontari dei Giochi Mondiali Universitari Torino 2025.
Le judoka Erika Simonetti e Giulia Ghiglione, atlete della Nazionale italiana e studentesse, hanno portato la loro esperienza di sportive di alto livello, così come la campionessa di pattinaggio Carolina Kostner che è intervenuta con un videomessaggio per raccontare i suoi anni da studentessa.
Sciretti: "Fondamentale il connubio sport-formazione"
"Siamo nella più alta celebrazione tra sport e formazione - ha dichiarato il presidente del Comitato organizzatore delle Universiadi, Alessandro Ciro Sciretti - a ogni livello questo connubio funziona bene perché la formazione e i valori che lo sport è in grado di trasmettere sono molto utili per la costruzione del proprio futuro e sappiamo che il mondo del lavoro richiede le soft skill che si possono sviluppare in parallelo tra queste due attività. Allora la dual career, garantire a chi opera a livello sportivo a alto livello di poter avere il proprio diritto allo studio e dall'altra parte garantire a chi studia che abbia il tempo per la propria formazione fisica".
"Oggi parliamo di formazione, scuola e sport - ha commentato l'assessora alle politiche educative del Comune di Torino, Carlotta Salerno - e credo che sia un connubio preziosissimo. Lo sport insegna ai ragazzi disciplina, spirito di squadra, sacrificio, l'importanza di saper accettare anche la sconfitta e la capacità di avere un obiettivo di lungo periodo. Le scuole dovrebbero dare una preparazione generale che può essere valida nel corso del tempo, non dobbiamo solo adattare la scuola al presente ma anche dare gli strumenti per leggere il presente e interpretarlo e costruire il futuro".
Suraniti: "Migliorare il percorso di orientamento"
"In questo convegno - ha spiegato Stefano Suraniti, direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale - è iniziata una riflessione per cercare risposte su quali sono gli obiettivi del liceo sportivo e soprattutto a chi si rivolge. Sicuramente va migliorato il percorso di orientamento per una scelta consapevole, la questione dell'inclusione perché sia accessibile a tutti".