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Sanità | 17 gennaio 2025, 10:16

Sanità, la denuncia di un cittadino: "Costretto a spostarmi di oltre 150 km da Torino per una visita specialistica"

Un lettore scrive a TorinOggi rivolgendosi all'Asl e all'assessorato alla Sanità: "una situazione che ritengo inaccettabile e che mina profondamente la mia fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale"

"Una situazione che ritengo inaccettabile e che mina profondamente la mia fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale"

"Una situazione che ritengo inaccettabile e che mina profondamente la mia fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che un lettore ha scritto a Torino Oggi rivolgendosi al sindaco Stefano Lo Russo, alla presidenza regionale e all'assessorato alla Sanità del Piemonte per raccontare l'Odissea Sanitaria di cui è stato protagonista.

"Spettabili, mi rivolgo a Voi per segnalare una situazione che ritengo inaccettabile e che mina profondamente la fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN)", scrive Michele Bolzoni. "Di recente mi sono trovato nella necessità di prenotare una visita specialistica attraverso il SSN. Con mio grande stupore e disappunto, mi è stata proposta un’unica opzione per effettuare la visita: recarmi presso una struttura situata a 150 chilometri di distanza, ovvero che da Torino dovrei andare a Gravellona Toce per una ecografia intestinale (appuntamento alle 8:30). Trovo questa soluzione irragionevole, soprattutto considerando che vivo in una città grande e attrezzata come Torino, dove ci si aspetterebbe un’offerta sanitaria adeguata e accessibile".

"Sono consapevole che le normative vigenti prevedono la possibilità di essere indirizzati presso altre strutture per garantire i tempi massimi di attesa. Tuttavia, ritengo che questo approccio non possa giustificare la totale assenza di disponibilità in una città come Torino. Tale situazione non solo rappresenta un disagio logistico ed economico per i cittadini, ma sembra di fatto incentivare il ricorso alla sanità privata, un’alternativa che molti non possono permettersi".

"Inoltre, desidero segnalare che, per riuscire ad ottenere un appuntamento l’ultimo giorno utile prima della scadenza relativa alla priorità dell’impegnativa, ho dovuto diffidare il CUP tramite l'associazione Abaco. Questo evidenzia ulteriormente le criticità organizzative del sistema, che costringe i cittadini a dover ricorrere a strumenti estremi per vedere rispettati i propri diritti".

"In qualità di cittadino contribuente, trovo inaccettabile che il diritto alla salute venga reso così difficile da esercitare, soprattutto in una realtà urbana che dovrebbe essere un punto di riferimento per la sanità pubblica. Questo tipo di gestione delle prenotazioni rischia di compromettere la fiducia nei confronti del SSN e di creare disparità tra cittadini. Chiedo pertanto che vengano effettuati i necessari approfondimenti e interventi per garantire una migliore organizzazione delle disponibilità sanitarie sul territorio torinese. In particolare, auspico che venga posta maggiore attenzione alle esigenze dei pazienti, evitando che debbano affrontare trasferte improponibili per usufruire di un servizio pubblico a cui hanno diritto. Resto in attesa di un vostro riscontro e di sapere quali misure intendete adottare per risolvere questa problematica".

redazione

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