Sono giorni difficili per i lavoratori della Fiat Avio di Rivalta, preoccupati per il futuro della linea 1085 del Gtt che - secondo i ben informati - potrebbe essere soppressa a partire dal prossimo febbraio. Si tratta di un bus attivo da 23 anni, da quando l’azienda si è spostata da via Nizza (Torino) a Rivalta.
Il percorso
Sono circa 100-120 le persone, tra operai e impiegati, che prendono il bus ogni mattina, pomeriggio e sera (su tre turni) per raggiungere l’azienda. Il pullman, partendo da Chivasso, procede verso Rivalta passando per corso Giulio Cesare, corso Grosseto, corso Lecce, corso Trapani, corso Orbassano e Tetti Francesi.
Le preoccupazioni
Le prime avvisaglie del problema sono nate a novembre-dicembre, quando l’azienda - per vie traverse - ha comunicato il problema ai lavoratori. Ne è nata una successiva raccolta firme che ha portato a una proroga del servizio fino al 31 gennaio. Ma ora il problema si ripropone.
“La navetta è molto importante per chi non ha un’auto a disposizione - spiegano alcuni operai -, o a chi ne ha solo una all’interno di un nucleo familiare composto da più persone”. E poi c’è il discorso del risparmio: l’abbonamento mensile urbano più suburbano, pur costando abbastanza (83,5€ al mese), resta una carta privilegiata rispetto al costo della benzina.
La riunione
“Un problema che tocca a macchia di leopardo tutta la città, compresi i lavoratori diversamente abili” spiegano i sindacalisti. Il prossimo step si terrà martedì 21 gennaio: giorno in cui Fiat Avio incontrerà alcuni rappresentanti dell’agenzia della mobilità piemontese.
In questa sede l’azienda verrà informata in merito alle decisioni prese sul mantenimento, o meno, del trasporto pubblico.