Economia e lavoro - 16 gennaio 2025, 07:25

Allarme affitti brevi, in Piemonte: una struttura su cinque è ancora fuori legge (e rischia multe salate)

Secondo le ultime rilevazioni, sono quasi 5500 le realtà senza l'obbligatorio Codice identificativo nazionale e senza la Scia. A questi si aggiunge tutto il sommerso che sfugge ai controlli

Una struttura su cinque, in Piemonte, è ancora fuorilegge per le norme sugli affitti brevi

Si chiama "Cin" e non è un modo per celebrare qualcosa con un brindisi. Anzi. C'è di che preoccuparsi, in Piemonte. Il cosiddetto "Codice identificativo nazionale" è infatti il requisito obbligatorio per legge per tutte le strutture che si propongono sul mercato degli affitti brevi. 

Il decreto è già operativo da dieci giorni. Ma - solo in Piemonte - sono tante le case che non ce l'hanno. Oppure che non hanno presentato al Comune di appartenenza la Scia, Segnalazione Certificato di Inizio Attività. Si stima che, in tutta la regione, siano quasi 5500 le situazioni di questo genere, che rischiano una multa fino a 8000 euro. Ovvero, più di una struttura su cinque (21%).

Torino e Cuneo maglia nera

Una condizione in cui Torino, peraltro, occupa la posizione dietro la lavagna. Come spiega l’avvocato Gennaro Sposato di Rödl & Partner. "A Torino, sono stati rilasciati 10.882 CIN ma ancora più del 24% delle strutture della città risulta irregolare; così come a Cuneo dove i CIN sono stati 4.774, mentre il 22% è ancora inadempiente". La situazione migliora, anche se non di molto, nelle altre province: Vercelli conta il 20% di strutture fuorilegge con 556 CIN rilasciati, mentre ad Asti su 1.712 strutture regolarizzate, il 18% non è ancora in regola. "Ad Alessandria sono 1.540 i CIN rilasciati a fronte di un 21% di immobili ancora non regolarizzati. Nel Verbano-Cusio-Ossola sono stati invece 3.932 CIN a fronte di un 18% ancora non a norma. Per chiudere, poi, con Biella che ha rilasciato 610 CIN con il 16% delle strutture fuorilegge e Novara dove il 13% delle strutture è ancora irregolare, con 1.580 CIN rilasciati”.

E poi c'è il sommerso

Una rilevazione, peraltro, che non può essere del tutto esaustiva: ci sono infatti anche tutta una fetta di strutture completamente abusive e dunque non registrate nei sistemi. 

E chi rimane fuori legge rischia grosso: le multe per un immobile privo del CIN possono arrivare a 8mila euro, "mentre la mancata esposizione è sanzionata con una pena pecuniaria che va da 500 a 5mila euro".