Economia e lavoro | 15 gennaio 2025, 11:00

Rinnovo del contratto nazionale, scioperano i metalmeccanici di Torino e provincia [FOTO]

Presidi in aziende come Leonardo (Caselle), Thales Alenia Space (Torino), Muviq (Ivrea), Skf (Airasca), Petronas (Villastellone), consorzio Pichi (Chivasso), Marelli ALI (Venaria)

operai con bandiere davanti ai cancelli dell'azienda

Sciopero dei metalmeccanici nelle fabbriche torinesi

Anche Torino partecipa allo sciopero nazionale dei metalmeccanici dopo l'interruzione della contrattazione. Tanti i presidi in diverse aziende metalmeccaniche del Torinese: quelle più importanti sono state Leonardo (Caselle), Thales Alenia Space (Torino), Muviq (Ivrea), Skf (Airasca), Petronas (Villastellone),  consorzio Pichi (Chivasso), Marelli ALI (Venaria).

 

Lazzi (Fiom): "Rigidità ingiustificata"

"Lo sciopero è andato bene, così come sono andati bene i presidi che abbiamo deciso di fare fuori dalle aziende più significative del territorio che tra l’altro hanno anche un notevole peso specifico all’interno dell’associazione degli industriali e alla loro delegazione trattante - dice Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. Le lavoratrici e i lavoratori vogliono rinnovare il contratto, sia nella parte normativa, che in quella economica. La rigidità da parte delle aziende è totalmente ingiustificata, stanno decidendo di gettare benzina sul fuoco e questo non va bene. Ovviamente noi ribatteremo colpo su colpo, intensificando gli scioperi e la loro articolazione fino a quando non otterremo il risultato".

Paone (Uilm): "Riaprire il tavolo"

"I molti lavoratori metalmeccanici torinesi che oggi aderiscono allo sciopero nazionale chiedono a Federmeccanica di riaprire il tavolo sulla base delle nostre richieste", aggiunge Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino. "Gli 11 punti contenuti nella nostra piattaforma sono imprescindibili, così come i 280 euro di richiesta economica per recuperare il potere d'acquisto dei lavoratori e il capitolo relativo alla riduzione di orario che ha l'obiettivo di redistribuire il lavoro".

"Altrettanto importanti - aggiunge il segretario UILM di Torino - sono la riduzione del precariato nelle aziende metalmeccaniche e gli investimenti in salute e sicurezza. In mancanza di un segnale da parte di Federmeccanica le iniziative di protesta dei metalmeccanici proseguiranno".

Cutrì (Fim): "Uscire dall'impasse"

E Rocco Cutrí, segretario Generale FIM-CISL Torino e Canavese, conclude: "È più che mai necessario uscire dall'impasse generato dalla posizione di Federmeccanica e Assistal al tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL. Tutto il comparto, attraverso lo sciopero rigetta al mittente la contro piattaforma presentata dall'associazione datoriale e chiede che la trattativa riparta dagli 11 punti, economici e normativi che compongono la piattaforma presentata da FIM FIOM UILM votata dal 98% dei lavoratori. Importanti i primi numeri sulle adesioni, Leonardo circa 90%, Avio Aero 75%, Elbi Bitron oltre il 60%, Automotive Lighting 70% e moltissime altre aziende in cui i metalmeccanici hanno incrociato le braccia per chiedere con forza il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Siamo pronti a continuare azienda per azienda con iniziative per sostenere la vertenza che riguarda 1,6 milioni di lavoratori".

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