Un anno di formazione ai professionisti del Piemonte per aiutare al meglio le persone con disabilità visiva: è il progetto "Il Piemonte al mio fianco", gestito da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) e finanziato dalla Regione col Fondo Antidiscriminazioni. Negli ultimi 12 mesi, Uici si è occupata di formare i lavoratori della sanità, delle scuole e della protezione civile per andare incontro al meglio alle necessità di ciechi e ipovedenti, coinvolgendo più di 400 professionisti.
Nel caso della sanità, le criticità maggiori sono state riscontrate nell'accesso a ospedali e strutture sanitarie. Per questo motivo la formazione ha interessato il personale medico e infermieristico, illustrando le modalità di accoglienza ma anche assistenza e cura nei confronti di persone con disabilità visiva. Nel caso della protezione civile, i volontari sono stati istruiti su come soccorrere persone cieche o ipovedenti che si trovano in situazione di pericolo e nell'ambito scolastico le formazioni hanno coinvolto oltre 100 insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, per aggiornare la loro preparazione in caso di alunni con disabilità sensoriale.
Oltre ai professionisti, il progetto si è rivolto direttamente anche ai cittadini comuni nell'ambito della tecnologia. Diversi incontri sono stati tenuti nelle sezioni Uici e hanno permesso a persone cieche e ipovedenti di utilizzare al meglio gli strumenti tecnologici che possono aiutarli al meglio nella vita quotidiana, dai più conosciuti assistenti vocali e sistemi di domotica alle app per il riconoscimento dei colori, gli strumenti di lettura o i programmi di supporto per la mobilità.
"Con le attività progettuali delle 5 aree di intervento abbiamo cercato di formare diverse figure professionali sui temi della disabilità visiva - ha commentato il presidente di Uici Piemonte Franco Lepore - con l'obiettivo di accrescere l'attenzione, la sensibilità e la preparazione di coloro che interagiscono a vario titolo con le persone cieche e ipovedenti. Inoltre abbiamo fornito una serie di suggerimenti per eliminare le barriere architettoniche, sensoriali, digitali e culturali che ancora oggi impediscono la piena inclusione delle persone con disabilità. Il fine ultimo del progetto è stato quello di migliorare la condizione delle persone con disabilità nelle varie sfere della vita quotidiana.
Oggi possiamo dire che la Regione Piemonte è un po' più vicina e attenta alle persone con disabilità visive".
"Abbiamo utilizzato il fondo antidiscriminazioni - ha spiegato l'assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone - e questo è un orgoglio per noi, perché si era istituito questo fondo pensando solo al tema del genere e del gender, e invece vediamo che molti dei nostri concittadini vivono delle barriere architettoniche ma anche comunicative in virtù delle proprie disabilità sensoriali. Non è ammissibile che sui servizi fondamentali dei nostri concittadini siano lasciati indietro. Abbiamo iniziato l'anno scorso con l'ente nazionale sordi, quest'anno con Uici: tutte realtà che hanno trovato in questo capitolo di risorse regionali ossigeno per dare sostegno e corpo a progetti che avevano nel cassetto".
"Abbiamo necessità di essere aiutati nel percorso di governo di questa regione - ha concluso il presidente Alberto Cirio - e il rapporto con l'Unione Ciechi per noi è importante. Noi come Regione abbiamo il dovere di rendere accessibile il più possibile a tutti. Con questo spirito continuiamo a lavorare, stiamo per approvare un bilancio regionale dove non abbiamo toccato in alcun modo i capitoli del welfare nonostante l'Europa ci chieda di risparmiare, e speriamo di poterli aumentare in futuro".