Si chiama "L'amico che non conosco" il nuovo progetto musicale che vede la firma del cantautore pinerolese Alessandro Casalis. Musica e parole, come nel suo stile, ma per parlare di temi decisamente delicati (anche questo è nel suo stile), ma soprattutto in luoghi insoliti.
Uno spettacolo in azienda
L'idea, infatti, è quella di portare uno spettacolo di "storytelling" non in un palazzetto o in un locale per la musica, ma all'interno delle aziende. Un'esibizione che diventa racconto e che prova a veicolare valori, emozioni e impatto sociale.
Al fianco di Casalis ci sono Limo Comunicazione e Aido Piemonte: non è un caso, perché proprio il cantautore, in passato, ha vissuto un trapianto di fegato dovuto a una patologia autoimmune che lo aveva colpito. Ed ecco che dalla sua voce e dalla sua chitarra parte un messaggio che va oltre la semplice voglia di far sentire la sua musica.
Sensibilizzare e "fare squadra"
Il messaggio vuole essere di sensibilizzazione sul tema della donazione di organi e sulla sostenibilità in generale. Vuole connettere le persone che lo ascoltano, dando loro l'occasione e la cornice all'interno della quale promuovere valori di empatia e collaborazione. Una sorta di team building al suono delle note e di brevi monologhi.
"L'amico che non conosco - spiega Casalis - è uno storytelling di canzoni e brevi monologhi in cui racconto una parte della mia vita, quella legata a un trapianto di fegato dovuto a una patologia autoimmune, fatto per l'appunto attraverso le canzoni e attraverso la musica. L'abbiamo fatto un po' dappertutto e ogni volta ci siamo emozionati in maniera differente".
"Vogliamo portare nelle aziende il tema della donazione per creare inclusione ed engagement all'interno delle aziende e avere un impatto sociale sempre più ampio", aggiunge spiega Loris Fionda, amministratore delegato di Limo Comunicazione.