La destra cittadina critica il sindaco Lo Russo in seguito alle mancate comunicazioni sui casi di violenza della settimana scorsa e espone cartelli in Sala Rossa. Nel giro di pochi giorni, a Torino, ci sono stati infatti gli scontri di fronte al Commissariato delle Porte Palatine durante la manifestazione per Ramy, l'esplosione della bomba carta al circolo Arci Antonio Banfo e l'assalto al gazebo di Fratelli d'Italia durante una raccolta firme per chiedere lo sgombero del centro sociale Gabrio. I consiglieri di centrodestra, con Silvio Viale della maggioranza, avevano chiesto a Lo Russo un commento e una presa di posizione, da rivolgere sotto forma di "comunicazioni del sindaco al Consiglio Comunale", ma non è stato trovato un accordo e la comunicazione non c'è stata. Lo Russo, assente, aveva acconsentito di parlare ma senza alcuna discussione successiva, mentre i consiglieri di opposizione non hanno voluto rinunciare al proprio intervento.
Da qui la protesta della minoranza - escluso il Movimento 5 Stelle -, che si è alzata in piedi mostrando dei cartelli dopo l'intervento del consigliere di Fratelli D'Italia Ferrante De Benedictis. "Sala Rossa censurata, vergogna", "Sindaco Lo Russo vieni in aula" e "Noi con le forze dell'ordine, voi con Askatasuna" si è letto sui fogli mentre la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo ha sospeso la seduta.
"Arrivano dei momenti in cui dovremmo mettere da parte l'ascia di guerra - aveva commentato De Benedictis, che è potuto intervenire in quanto uno dei due consiglieri che aveva chiesto le comunicazioni del sindaco -. Questo è un momento grave per la città, c'è un'escalation di violenza che va fermata attraverso il dialogo e non la polemica, per questo avrei gradito le parole del sindaco. Parole di condanna innanzitutto nei confronti dei gesti di violenza, e di solidarietà nei confronti di chi li ha subiti, cioè le forze dell'ordine. Ne approfitto per condannare il gesto contro il circolo Arci Antonio Banfo, che non voglio diventi motivo di polemica. È arrivato il momento di confrontarsi apertamente, e per farlo la posizione neutra dev'essere quella di condannare fermamente quello che è accaduto, perché l'attacco verso le forze di polizia è un attacco allo stato e non verso il carabiniere singolo, attaccare una caserma vuol dire attaccare le istituzioni e i gangli di questo stato".
Anche il capogruppo di +Europa e Radicali Silvio Viale ha auspicato una presa di posizione contro la violenza da parte di tutte le parti politiche. "L'assalto al commissariato e alla caserma dei carabinieri - ha dichiarato - non è mai avvenuta a Torino a un corteo e questo deve preoccupare tutti. Poi con l'attentato al circolo Banfo e l'aggressione al gazebo di Fratelli d'Italia credo serva una presa di posizione forte e politica da parte di tutti. Condivido la posizione espressa dal presidente del Consiglio Regionale Nicco di una manifestazione comune di tutte le forze politiche. Oggi occorre che le due forze politiche principali, cioè Fratelli d'Italia e Pd, si riconoscano una con l'altra e smettano di dirsi fascisti e comunisti. Spero ci sia una posizione forte di tutte le forze politiche per quanto riguarda la condanna alla violenza".