Per la prima volta il derby si giocava alla prima di ritorno, da tempo la Juve non era così 'avvicinabile' come adesso, eppure la stracittadina della Mole ancora una volta non si è colorata di granata. L'1-1 finale non cambia la stagione di entrambe, ma va forse meglio al Toro, partito quasi subito in svantaggio, incapace di tradurre in rete la superiorità dimostrata per larghi tratti, ma poi tosto e coraggioso nel difendere il punto nel finale.
Motta mister X
La Juve, pur alle prese con numerose assenze, ha collezionato l'ennesimo segno X della sua stagione e non cambiando mai passo diventa dure centrare la zona Champions, visto che al momento Napoli e Inter paiono avere una marcia in più e da dietro c'è da attendersi una risalita del Milan, rinvigorito dalla cura Conceicao e rilanciato dal successo in Supercoppa. Contro i rossoneri e prima ancora nel recupero di Bergamo contro l'Atalanta, Thiago Motta si gioca carte importanti sul tavolo verde dell'Europa.
Vanoli senza attacco
Sul fronte opposto la squadra di Paolo Vanoli, malgrado il sostegno caldissimo di uno stadio praticamente esaurito, ha dimostrato una volta di più che dopo il grave infortunio di Zapata è completamente spuntata: il suo capitano si è fatto male da più di tre mesi ma la società ancora non è intervenuta sul mercato e adesso la classifica inizia a piangere, soprattutto pensando a quanto stanno iniziando a fare (Monza escluso) tutte le formazioni di bassa classifica.
Cairo nel mirino dei tifosi
Dopo mezz'ora di tifo appassionato e incessante, la curva Maratona ha poi ripreso la contestazione al presidente Urbano Cairo, quasi a voler rispondere ai cori del settore ospiti (strapieno), che invitavano il patron granata a non vendere, una chiara presa in giro andata in scena già due mesi fa, nel finale del derby di andata.
La magia di Yildiz
Cronaca. Pronti via e dopo poco più di cinque minuti la Juve è già in vantaggio, grazie ad un assolo del giovane Yildiz, il cui sinistro velenoso sorprende Milinkovic Savic. Il Toro accusa il colpo, anche se Linetty spara malamente alto l'occasione più ghiotta per un pari quasi immediato. La Juve lascia l'iniziativa alla squadra di Vanoli ma quando riparte offre sempre la sensazione di poter fa male, con il gol del raddoppio di Nico Gonzalez vanificato.
Dopo una lunga fase equilibrata, ma con ritmi bassissimi e nessuna vera occasione, la sfida si rianima prima dell'intervallo, con Ricci che spedisce alto da posizione favorevole, prologo al pareggio del Toro con Vlasic, la cui sventola dal limite bacia il palo e poi si infila alle spalle di Di Gregorio.
Arrembaggio Toro, poi solo Juve
L'1-1 ricarica i granata, che rientrano molto prima degli avversari dopo la pausa e danno il via ad un autentico arrembaggio in avvio di ripresa, con la Juve messa alle corde che riesce in qualche modo a resistere. Il Toro fa la partita, gioca meglio, fa collezione di calci d'angolo ma non riesce a tradurre in gol la sua superiorità. Un possibile fallo su Karamoah a cavallo dell'area di rigore scatena le proteste della panchina granata, con Vanoli e Thiago Motta che quasi finiscono alle mani dopo essersele cantate l'uno all'altro.
Rosso per i due allenatori
Per entrambi i tecnici scatta il cartellino rosso, ma dopo un momento da quasi corrida è la Juve che prende in mano la gara, approfittando anche della discutibile decisione di Vanoli di togliere Karamoh per mettere dentro Pedersen. Il Toro arretra, trema sul tentativo di Koopmeinsers, viene salvato da Milinkovic prima sul tentativo di Nico Gonzalez e poi su quello di Weah, ma in qualche modo riesce a difendere l'1-1. E il pareggio viene accolto dai suoi tifosi come una vittoria, mentre dal settore ospiti arrivano inviti a tirare fuori gli attributi ai giocatori bianconeri, fischiati da larga parte del loro pubblico.